Federico Chiesa è già arrivato a otto tiri in porta, quarto assoluto in Serie A. Ma è ancora fermo a zero reti
Il tema centravanti è un’annosa questione in casa Fiorentina. Vlahovic? Boateng? Fin qui anche lo stesso Vincenzo Montella non ha dimostrato di avere le idee chiare in proposito, diviso tra il falso nove e il vero nove. E da qui, probabilmente, la decisione di andare a prendere Pedro. Intanto, restano le parole dello stesso tecnico viola: “Anche gli esterni devono fare più gol”, con riferimento esplicito anche e soprattutto a Federico Chiesa.
E se contro il Napoli, comunque, oltre al rigore di Pulgar erano andati a segno Milenkovic e Boateng, a Marassi tra pali ed errori sotto porta il gol è arrivato solo dal dischetto. 
Tra sfortuna, come il palo colpito nel secondo tempo, e l’errore ad inizio gara dopo uno stop di petto a seguire spettacolare, rimane dunque il solito problema di sempre per Chiesa: il rapporto occasioni create/gol fatti. E se con l’inizio di 2019 qualcosa sembrava essere cambiato, soprattutto quando è stato schierato a sinistra, con l’inizio di questa stagione il problema si è ripresentato.
Montella si attende di più sotto porta da Chiesa, come è lecito attendersi da un calciatore che dovrebbe far fare il salto di qualità alla Fiorentina, ma che ancora alla voce cinismo e media realizzativa è ben lontano dai livelli che da un esterno d’attacco con la sua valutazione di mercato sarebbe lecito aspettarsi.

Di
Gianluca Bigiotti