Moise provoca un autogol e fa un assist, poi si fa espellere (ma niente provvedimento per l’avversario). E si sentono solo i 400 tifosi viola
È tutta un’altra storia. La Fiorentina è a un passo dal tabellone della Conference. Ne fa tre agli ucraini del Polissya in una Tatran Arena di Presov piena, ma in cui si sentono solo i 400 tifosi viola e giovedì a Reggio Emilia nella gara di ritorno le basterà stare in controllo, scrive La Gazzetta dello Sport.
MOISE, CHE FAI? Dovrà farlo senza Moise Kean perché il centravantone ha cominciato benissimo tirando una sassata dopo 8’ che è finita sul palo e poi è sbattuta sulla schiena del portiere Kudryk, ha pennellato una gran palla bruciando in velocità l’acerbo Kornichuk sulla quale l’imprescindibile Gosens ha colpito raddoppiando, ma al 44’ ha commesso una leggerezza imperdonabile: duello a centrocampo con il rude Sarapii che lo ha preso per la coda. Moise lo ha colpito con una gomitata. L’arbitro non ha fischiato, ma dal Var qualche segnale all’auricolare è arrivato e ha cacciato il 20 della Fiorentina lasciando impunito il difensore in verde che il giallo lo avrebbe meritato.
IN GHIACCIO. Per fortuna l’avversario non è particolarmente fastidioso e la sfida era già in ghiaccio. Perché la Fiorentina ha anche sofferto. De Gea ha compiuto un miracolo sul colpo di testa di Filippov e Pongracic gli è andato addosso in area, ma, per chi dirige, in modo regolare. Ma la Fiorentina di Pioli ha passato l’esame. In campo col 3-5-2 perché non era pensabile approcciare con tre punte e un Dzeko che non corre a questi ritmi. E’ palese che si vada verso questo sistema di gioco come base di partenza. Anche con il nuovo puntero Roberto Piccoli pronto all’uso. Il tecnico emiliano ha scelto Ndour, sempre più voglioso di guadagnarsi spazi e minuti e lo ha piazzato alto, mezzala sinistra, ma quasi trequarti a fare tanta intensità. Scelta ripagata perché ha dato tanto e di più. Persino il lancio che ha chiuso la contesa per un Gudmundsson che al quarto tentativo è diventato letale.

Di
Redazione LaViola.it