Tra pochi giorni il nuovo tecnico dovrà comunicare la lista dei giocatori che partiranno per il Trentino. In tanti sperano di avere una chance
Chi proviene dalla Primavera spera di fare come Chiesa, che si presentò in ritiro come ‘uno dei tanti’ e poi spiccò improvvisamente il volo. Chi rientra dai vari prestiti sogna invece di seguire le orme di Castrovilli, che a Moena stregò tutti dopo un’annata da protagonista in B. Tanti sono i giovani di casa viola che puntano ad avere una chance nel ritiro in Trentino. Intanto domenica ci sarà il raduno al centro sportivo, lunedì prossimo invece l’inizio del ritiro a Firenze. Poi Italiano dovrà stilare la prima lista per la partenza verso la Val di Fassa.
Uno primo screening sarà fatto in questi giorni, poi a Moena saranno due settimane cruciali per provare a strappare un parere positivo al nuovo staff. La Fiorentina ha una rosa extralarge, ad oggi conta una cinquantina di giocatori compresi i rientri dai prestiti e i giovani. In sei non andranno in Trentino (Castrovilli, Pulgar, Kouame, Pezzella, Quarta e Gonzalez), ma chiaramente il gruppo per il ritiro non sarà più corposo di 30-35 giocatori, come al solito. Qualcuno sarà ‘tagliato’ in attesa di nuove esperienze, altri avranno la chance di mettersi in mostra. Un lungo e cruciale lavoro di valutazione da parte di Italiano e dei dirigenti, per esaminare il materiale tecnico a disposizione, la crescita dei giovani, l’applicazione dei singoli in uno stile di calcio parecchio diverso rispetto al 5-3-2 visto negli ultimi anni.
Gli occhi saranno puntati soprattutto su quei giovani che hanno ben impressionato in Serie B. Maleh su tutti, ma anche Ferrarini. Il primo (’98) è stato assoluto protagonista della promozione del Venezia, il secondo (2000) è venuto fuori alla distanza ma ha mostrato qualità molto interessanti da terzino. Ma anche Luca Ranieri (’99), autore di un’altra esperienza molto positiva in prestito (era alla Spal quest’anno). Sempre ’99 è Sottil, reduce dall’annata al Cagliari. Uno che è già uno step sopra, ma che si candida con forza ad un ruolo importante nel 4-3-3 di Italiano.
Poi altri due ‘trionfatori’ di Serie B, Zurkowski (’97) e Terzic (’99): erano nel giro della Prima Squadra un anno fa, ad Empoli hanno acquisito esperienza e consapevolezza. Altro giovane interessante è Dalle Mura (2002), reduce dai mesi alla Reggina, mentre potrebbero salire nuovamente a Moena anche Gori (’99), Lakti (2000), Koffi (2000), Simonti (2000) e i gemelli Pierozzi (2001). Più difficile che possano avere nuove chance due ‘meteore’ viola come Graiciar (’99) e Zekhnini (’98), dopo le non fortunate esperienze all’estero, mentre nella rosa viola c’è un giovane che a lungo è stato invocato dai tifosi quest’anno: Tofol Montiel. Lo spagnolo (2000) è rimasto tutta la stagione alla Fiorentina, ha salvato i viola in Coppa Italia a Udine (così come nella passata stagione contro il Monza) ma non ha poi avuto altro spazio, né con Iachini né con Prandelli. Così come con Montella in precedenza. Con Italiano potrà cambiare qualcosa? Chissà.
C’è poi una lunga lista di giocatori reduci dall’annata in Primavera con Aquilani, dai 2001 Chiti, Dutu, Ponsi Fiorini e Spalluto ai 2002 Bianco, Agostinelli e Munteanu. Qualcuno potrebbe/dovrebbe salire a Moena. Occasione per giovani ma non solo. Perché ci sono anche tanti ‘over’ pronti a sfruttare una nuova chance dopo un’annata difficile: da Callejon, senz’altro più adatto al 4-3-3 di Italiano, a Kokorin, da Lirola a Benassi, da Duncan a Saponara (che proprio allo Spezia con Italiano ha ben figurato quest’anno). La stagione sta per partire, è l’ora delle prime scelte e delle accurate valutazioni. Il tecnico proverà a trasmettere subito le proprie idee di calcio, potrebbero nascere nuove gerarchie. Da Pobega a Maggiore, da Ricci a Nzola, da Erlic a Bastoni, Italiano allo Spezia ha già dimostrato di saper valorizzare tanti ragazzi, giovani o meno giovani. Per questo sarà un ritiro tutt’altro che banale. In attesa poi di altri movimenti di mercato.
Di
Marco Pecorini