Editoriali

Moena 2018 va in archivio per la Fiorentina. Tra polemiche, aria pesante e tensioni. Pjaca, è il momento del dentro o fuori

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Finito il ritiro in Val di Fassa per la Fiorentina. Il clima è pesante attorno alla società. E per Pjaca è il momento della verità

Moena 2018 va in archivio. Più o meno con lo stesso clima di un anno fa. Aria pesante attorno alla Fiorentina. Mentre 12 mesi fa la parte più calda del tifo contestava la dismissione dei cosiddetti big, un anno più tardi è l’atteggiamento della proprietà ad aver scatenato la protesta dello zoccolo duro del tifo. La spaccatura tra le parti pare oramai insanabile. L’appoggio alla squadra non mancherà mai, ma la contestazione alla proprietà sarà costante. Così come la spaccatura interna al tifo. Altro elemento negativo con il quale la Fiorentina si presenterà ai nastri di partenza.

Poteva essere un fine settimana dal sapore europeo, ed invece anche quell’effetto placebo che avrebbe dato stimoli a tutto l’ambiente e calmierato una tensione che sotto sotto non è mai stata del tutto estirpata se n’è andato con la beffa del TAS. E senza Europa ricambiano di nuovo i piani del mercato. Via libera, con voglia di accelerare, su alcune uscite. Eysseric, Saponara, Thereau, Maxi Olivera, Cristoforo e Venuti su tutti. Senza E.L. possibili anche sconti sul prezzo dei cartellini. L’importante, adesso, è che entrino dei soldi per completare l’organico. Pjaca è sempre l’obiettivo numero uno. Ma la Juventus vuole monetizzare subito. La Fiorentina non va incontro a questa richiesta forte della volontà del croato di vestirsi di viola. Ma o la Juventus accetta a stretto giro di posta, oppure anche Pjaca potrebbe accettare altre offerte.

Norgaard nelle idee viola può fare il titolare andando a togliere la casella di vertice basso a Veretout, con il francese che tornerà nel ruolo di interno assieme a Benassi. Dabo e Gerson alternative. Davanti Vlahovic è l’alternativa di Simeone. E senza Europa non è detto che la Fiorentina vada a prendere un altro numero 9. Probabile, invece, che si cerchi oltre a Pjaca un esterno polivalente, in grado all’occorrenza di fare anche la punta. Montiel farà la spola tra Primavera e prima squadra, perché ha destato ottime sensazioni anche se a livello fisico è ancora troppo esile. Anche Dragowski adesso può partire. Ma per trovare un dodici da affiancare a Lafont c’è tempo visto che al primo impegno ufficiale manca a questo punto quasi un mese. Diks ha convinto più di Venuti a Moena. E non è esclusa una sua permanenza in rosa. A partire potrebbe essere invece Laurini, a patto che la Fiorentina accetti cifre inferiori a quelle richieste fin qui che vanno oltre i 2,5 milioni di euro.

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