Editoriali

Missione Basilea, sognando Praga: in Europa più concentrazione e un attacco super. Occhio agli svizzeri, squadra da trasferta che non molla mai

Published on

Il grande ex Cabral, a riposo a Napoli, guida la sfida al Basilea, squadra con gente esperta e di talento. Fiorentina determinata, dovrà alzare l’attenzione… e segnare

E’ partita ufficialmente la missione Basilea. Nella testa di tutti c’è già l’andata delle semifinali di Conference, le gambe dei viola torneranno a muoversi oggi (martedì) dopo il lunedì libero concesso da Italiano. Già archiviato, insomma, il ko di Napoli, ennesima gara da amaro in bocca della stagione. Ma contava il giusto, l’appuntamento del Maradona, rispetto al peso specifico della gara di giovedì sera. È inevitabile. Anche se i viola hanno onorato bene l’impegno, meritando senz’altro di più. Ma disattenzioni difensive e scarso cinismo, pecche che ciclicamente ritornano, hanno frenato Gonzalez e compagni in campionato.

CONCENTRAZIONE. Sicuramente l’atteso appuntamento europeo farà alzare la soglia di attenzione di tutti. Del resto, ormai si è capito bene: il calcio di Italiano è ambizioso, aggressivo, richiede personalità ma anche concentrazione al 100% per tutta la partita. Giocando a difesa altissima, con pressing avanzato e movimento continuo degli interpreti, basta un minimo calo di tensione anche di un singolo che il castello può cadere. Anche con una semplice imbucata lunga, come successo più volte. Quando c’era però da tenere alta l’attenzione, raramente la Fiorentina ha sbagliato in stagione. Dai playoff di agosto con il Twente in poi, passando per le sfide contro le grandi in Italia. Servirà quindi la Viola delle migliori occasioni giovedì sera, così come una settimana dopo in Svizzera.

ATTACCO SUPER IN EUROPA. E c’è da dire, poi, che la Fiorentina d’Europa ha segnato a raffica in stagione. Ben 32 gol totali dai gironi in poi (più 2 nel preliminare), nessuna squadra ha fatto meglio non solo in Conference, ma in generale in tutte le competizioni Uefa quest’anno. Italiano ha i due capicannonieri della Conference, Cabral e Jovic, con 6 reti ciascuno. E il brasiliano è il miglior marcatore assoluto della competizione (nata due anni fa), con 17 centri totali tra viola e Basilea. Ma anche Barak ha segnato 4 gol, Gonzalez 3 (più 1 ai playoff), Castrovilli, Saponara e Mandragora 2. Insomma, l’aria europea ha portato gioie a diversi interpreti quest’anno. E se ogni tanto ritorna quel difetto di cinismo davanti, la Conference ricorda ai viola che segnare (e tanto) si può e si deve.

OSTACOLO VERSO PRAGA. Giovedì dunque il primo atto con il Basilea. Sognando Praga, dopo aver centrato la finale di Coppa Italia. A proposito: già ieri (lunedì) lunga attesa per tanti tifosi sul sito vivaticket per accaparrarsi la prima parte di biglietti per l’Olimpico (riservati a chi aveva fatto il ‘Pack a 2 gare’), qualcuno ha dovuto aspettare anche 30-40 minuti collegato per prendere il tagliando per Roma. E nella testa di tutti c’è la speranza, stupenda, di colorare poi di viola anche Praga, il 7 giugno. Sulla carta il Basilea sarà la squadra più forte che la Fiorentina avrà affrontato finora in Conference. Per qualità, caratteristiche dei giocatori e del gruppo, per presenza costante nelle coppe europee. E’ 35° nel Ranking Uefa, davanti pure al Milan, ma anche a Braga, PSV, Lazio, Valencia. Insomma, avversario tosto.

NON MOLLANO MAI. Lo sa bene Cabral, ex più atteso della sfida. In Svizzera il centravanti brasiliano si è consacrato, con 65 gol e 17 assist in 106 partite nel corso di due anni e mezzo. Una gara speciale per lui, che sfiderà tanti ex compagni dopo esser stato tenuto a riposo a Napoli. Il Basilea sta vivendo una stagione complicata in Svizzera, è 5° in campionato (al momento fuori dalle coppe) ed è andato fuori in semifinale di Coppa Svizzera contro lo Young Boys. Lo 0-2 casalingo di domenica contro lo Zurigo, con tre espulsi, testimonia difficoltà e nervosismo nei confini svizzeri. Ma in Europa la squadra di Vogel si è tolta tante soddisfazioni fin qui. Riuscendo a compiere piccole-grandi imprese. Già nel 3° turno preliminare di agosto ribaltò la sconfitta d’andata eliminando il Brondby ai rigori, anche negli spareggi successivi ribaltò l’1-0 dell’andata eliminando il CSKA Sofia. Il 2° posto ai gironi dietro lo Slovan Bratislava, il Trabzonspor eliminato negli Spareggi (con un altro risultato ribaltato tra andata e ritorno) e poi la rivincita con il Bratislava: dopo il 2-2 dell’andata il Basilea era andato sotto 2-0 al ritorno in trasferta, ma ha rimontato sul 2-2 nel recupero vincendo poi ai rigori. Una cosa simile è accaduta in semifinale con il quotato Nizza: dopo il pari in casa era sotto 1-0 in Francia, ma nel finale ha trovato il pareggio e poi ai supplementari il gol vittoria.

ESPERTI E TALENTUOSI. Insomma, una squadra che non molla mai e che è stata capace di rimonte sensazionali anche quando tutto sembrava finito. Specie in trasferta, dove anche in campionato ha raccolto 20 dei 42 punti complessivi. Il Basilea è un mix di giocatori esperti e giovani talentuosi. Dal portiere 35enne Hitz al 34enne mediano Frei (non al meglio), dal terzino 32enne Lang al coetaneo Taulant Xhaka, professione centrocampista. Fino ai talentuosi giocatori offensivi, il 23enne centravanti Zeqiri e il 22enne trequartista Amdouni (16 gol stagionali a testa), ma anche Males, trequartista classe 2001 in prestito dall’Inter. Oppure Fink, 2003 centravanti ‘di scorta’ da 193 centimetri di altezza. O ancora Ndoye, ala classe 2000. Ma da tenere sott’occhio c’è anche, se non soprattutto, Jean-Kévin Augustin, classe ’97 fantasista ex promessa del PSG. Numero 10 sulle spalle e qualità che può cambiare le partite: ne sa qualcosa il Nizza, ribaltato ai Quarti proprio dall’ingresso del francese dalla panchina.

28 Comments

Popular Posts

Exit mobile version