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Mirallas, il ‘jolly’ a destra per ‘sganciare’ Chiesa. Montella cerca il nuovo Joaquin

Il belga contro Juve e Bologna ha giocato largo a destra, per liberare Fede in attacco. Una ‘mossa’ che ricorda quanto fatto con Cuadrado e Joaquin.

Chiesa è il classico giocatore moderno. E’ giovane ma allo stesso tempo anche molto completo, le cose migliori lui le ha fatte sulla fascia: partendo da lontano credo che sia più determinante”. Così parlò Vincenzo Montella al suo ritorno a Firenze. Chiesa il nodo della questione: attaccante come nell’ultimo periodo di Pioli, o ‘equilibratore’ a destra a centrocampo? Più vicino alla porta o largo a tutta fascia? Un dilemma non da poco. Contro il Bologna era partito largo più arretrato, poi è tornato davanti. Così come contro la Juve. E i risultati si sono subito visti.

MOSSA TATTICA. Un 3-5-2 che si trasforma in 4-3-3, queste le prime idee del Montella-bis. Con Chiesa a destra e Biraghi-Hancko a sinistra a oscillare tra i due moduli nelle diverse fasi di gioco. Ma Federico laggiù largo, lontano dalla porta, è un bel ‘sacrificio’ viste le problematiche di gioco e di attacco della Fiorentina. E allora riecco Mirallas. Un ruolo nuovo per il belga, uno abituato a fare l’esterno offensivo e a volte anche la prima punta. Tanto che la Fiorentina lo aveva preso anche per fare la prima riserva a Simeone. Con Montella invece, è il ‘jolly’ a destra che serve per ‘sganciare’ Chiesa davanti. Del resto, a destra la Fiorentina non ha un esterno di ruolo a parte Chiesa. E la logica dell’Aeroplanino è stata così quella di adattare Mirallas.

COME JOAQUIN. Una mossa non nuova per Montella. Che, con le dovute proporzioni, riporta indietro con la mente. Autunno 2014, Joaquin che a volte completa il tridente nel 4-3-3 e altre fa l’alternativa di Cuadrado a destra. Poi la scelta dell’Aeroplanino di spostare Cuadrado seconda punta nel 3-5-2. Con la ‘promozione’ di Joaquin a titolare fisso. In un ruolo inedito, da 5° di centrocampo a destra. Corsa, polmoni, intelligenza e tanta, tantissima qualità per lo spagnolo, che a 33 anni si rinventa. “E’ un esempio per i giovani”, disse Montella di Joaquin. Stavolta è Chiesa a spostarsi davanti, e Mirallas ad essere il ‘jolly’ sulla destra. Meno qualità dello spagnolo, ma stessa dedizione e applicazione per il belga. Che contro la Juve si è sacrificato molto in copertura, non rinunciando comunque ad attaccare. Una mossa che potrebbe essere ripetuta anche contro l’Atalanta. Una partita in cui i duelli sulle fasce potrebbe essere determinanti.

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