Le dichiarazioni dell’ex Parma e commentatore di Sky Sport sulla squadra viola e sull’incredibile vittoria di ieri sera
Lorenzo Minotti, ex bandiera del Parma, è stato intervistato a Radio Bruno dove si è soffermato sulla squadra viola: “Ieri arrivava a Firenze una squadra lanciatissima, che non perdeva dal derby d’andata col Milan. A Sky abbiamo definito la partita di ieri sera come la serata perfetta e la partita perfetta. C’era un carico di emotività, anche in relazione a quanto accaduto a Edoardo Bove. Ieri sera sembrava che questi ragazzi fossero inesauribili, nonostante i cambi contati. I ragazzi e Palladino hanno interpretato perfettamente la partita, con la convinzione di poter fare male ai campioni in carica”.
LA FORZA DEL GRUPPO. “Non credo che ci fosse un problema di scontenti. Credo che lo scompenso emotivo arrivasse direttamente dalla vicenda di Bove. Spesso in prima battuta si reagisce bene, ma poi emergono le difficoltà. La Fiorentina inoltre veniva dalle otto vittorie consecutive, era fisiologico incontrare un calo. La reazione di ieri sera penso che vada al di là del mercato, perché va additata al gruppo, che è sempre stato unito e coeso. La qualità migliore di Palladino è stata quella di creare una sintonia con i giocatori. Poi ci son stati dei momenti con alcune difficoltà tattiche, perché inizialmente l’allenatore viola proponeva uno schieramento particolare, ma con giocatori che non avevano tali caratteristiche. Adesso credo che, oltre alla prestazione di ieri, Palladino accarezzerà nuovamente le idee di gioco che voleva proporre fin dall’inizio”.
KEAN. “Kean è indubbiamente devastante. Quando venne preso dai viola non ero convinto che potesse esplodere, perché ha sempre avuto un percorso difficile dal punto di vista della continuità. Sarà bello capire quali sono state le chiavi che hanno permesso a questo ragazzo di raggiungere tale livello di preparazione. Fa reparto da solo, è difficile da leggere per gli avversari, segna in ogni modo possibile. È un attaccante completo. Adesso il suo unico problema sarà quello di mantenere questa condizione mentale che può portarlo a divenire davvero un top player”.
SOMIGLIANZE TATTICHE TRA PALLADINO E CONTE. “Direi che la Fiorentina basa molto il suo gioco sulla compattezza di squadra. Quando si riesce a tenere i reparti così vicini si difende bene, e poi quando si attacca si ha la possibilità di farlo bene. È una filosofia di gioco che si avvicina a quella di Conte, ma anche a quella dell’Inter di Inzaghi. Tuttavia, Palladino riesce con maggior elasticità mentale a adattare lo schieramento della squadra a seconda delle caratteristiche dei giocatori a sua disposizione. Lo ha fatto a Monza e lo sta facendo anche a Firenze”.

Di
Redazione LaViola.it