Frasi da congedo anzitempo per il difensore serbo, che piace a Manchester, Liverpool e Chelsea. Prima la salvezza, poi i saluti
Se da una parte la Fiorentina deve trovare la forza di riuscire a costruire un’impresa battendo la Lazio, domani sera al Franchi (il successo interno manca dal 19 febbraio scorso, 3-0 allo Spezia), dall’altra Nikola Milenkovic, attraverso le colonne del sito ufficiale, lascia la sensazione – considerato i tempi verbali coniugati al passato, anche qualcosa in più – dei saluti anticipati alla città. Sia chiaro, il suo addio a fine stagione è una certezza dallo scorso 6 ottobre, da quando Pradè disse che sarebbe stato fatto un tentativo per il prolungamento del contratto con scadenza 2022, ma sarebbe stato «molto difficile». Forse un eccesso di chiarezza? Possibile, anche se in questo momento la priorità deve essere quella di sancire quanto prima, aritmeticamente, la salvezza. Il resto, tutto il resto, deve venire dopo. Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.
GRAZIE A TUTTI. C’è da ritrovare equilibrio proprio in difesa (quello viola è il quattordicesimo reparto più battuto della Serie A) e il centrale serbo ha bisogno di andare oltre le troppe difficoltà incontrate fin qui. E’ così che racconta dei sacrifici fatti fin da bambino, della consapevolezza di dover credere nelle proprie qualità e poi chiosa: «Posso solo dire un enorme grazie a tutto quello che mi hanno dato questa città, questa società, questi tifosi. La Fiorentina mi ha accolto dal primo giorno come se fossi sempre stato qui e mi ha fatto crescere tantissimo». Parole dal forte sapore di congedo. Sulle sue tracce ci sono da tempo le squadre inglesi, dal Liverpool alle due di Manchester, ma attenzione anche agli ottimi rapporti tra il suo agente, Fali Ramadani, e il Chelsea. Per le italiane non sarà semplice trovare la liquidità, ma con l’arrivo di Mourinho alla Roma anche i giallorossi si candidano a pretendenti dell’ex Partizan Belgrado.
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Redazione LaViola.it