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Editoriali

Milenkovic, mezzala e non solo: mercato, Conference e campionato, inizia il mese spartiacque

Italiano

La Fiorentina ha già operato d’anticipo su tanti ruoli, ora però sono i giorni decisivi per risolvere il caso-Milenkovic. Un agosto spartiacque per l’annata viola, con il ritorno anche di Commisso

La seconda parte del mercato, il caso-Milenkovic da risolvere, la ‘famosa’ mezzala di qualità da inserire. Ma non solo, perché agosto è anche il mese del playoff di Conference League, decisivo per la stagione della Fiorentina. E poi il campionato, quattro gare per 12 punti in palio. Insomma, un mese spartiacque per i viola, a 360°. Un agosto che, tra l’altro, vedrà anche il ritorno a Firenze di Commisso, 8 mesi dopo il saluto in fretta e furia ad inizio dicembre per una fastidiosa polmonite.

MILENKOVIC RESTA O VA? Si parte dal mercato, perché chiaramente nei prossimi 30 giorni sarà definita la squadra che affronterà, quantomeno, la prima parte della stagione fino a novembre. Già le prossime ore, però, saranno determinanti per capire il futuro di Milenkovic, vero snodo di questa fase. La Fiorentina sta pressando per farlo restare con rinnovo di contratto (triennale con cifre ancora ritoccate verso l’alto), Italiano farebbe di tutto per tenerlo, ma tra le parti c’è la vecchia promessa fatta un anno fa. E se l’Inter è bloccata dallo stallo su Skriniar, la Juve potrebbe a breve fare un’offerta concreta con l’uscita di Rugani. Con Ramadani a tessere la tela tra le parti, visti i frequenti rapporti sia con la Fiorentina che con la Juventus.

MEZZALA DI QUALITA’. Ad ora, per la Fiorentina, avere o non avere Milenkovic fa chiaramente parecchio la differenza. Non serviva certo la sfida con il Galatasaray per averne conferma, bastavano le parole di Italiano: fisico, personalità, atteggiamento, Nikola è tra i pilastri di questa squadra e sostituirlo a meno di due settimane dall’inizio della stagione non sarebbe affatto facile. Anzi. E poi la mezzala di qualità, quella chiamata a sostituire Castrovilli. Zurkowski verrà ancora valutato nelle prossime due amichevoli, forse anche con l’inizio di stagione. Ma è evidente che senza il 10 viola servirebbero caratteristiche diverse. Certe qualità che in mezzo ad ora ha solo Bonaventura. Una zona di campo determinante per il gioco di Italiano, per questo la società ha preso tempo anche per valutare l’evoluzione del mercato: ad agosto, si sa, si possono sbloccare situazioni che parevano complicate.

CAMPIONATO E CONFERENCE. In tutto questo c’è il campo. Dopo la Nazionale del Qatar e il Betis, fissato per il 14 agosto l’esordio in campionato, al Franchi, contro la Cremonese. Prima delle quattro sfide agostane di campionato, per 12 punti in palio: le altre saranno contro Empoli (il 21 fuori), Napoli (il 28 in casa) e Udinese (il 31 fuori). Poi ci sarà la Juve ad inizio settembre (il 3). Nel mezzo, ovviamente, il playoff di Conference League. Determinante per la stagione della Fiorentina. Già oggi pomeriggio conosceremo le due possibili avversarie (l’abbinamento definitivo ci sarà dopo il ritorno del terzo turno preliminare), una doppia sfida a cui già tutti si stanno proiettando nello spogliatoio viola. Un appuntamento fondamentale, da non fallire. Il ritorno in campo europeo dopo sei anni, un primo scalino decisivo per l’annata viola. Non sarà facile, tra la tensione e il rischio di affrontare anche squadre che hanno già iniziato la stagione da settimane. Il conto alla rovescia si fa sentire.

IL RITORNO DI ROCCO. E poi, infine, il ritorno di Commisso in città. Il presidente ha dato appuntamento per l’inizio del campionato, come confermato da Joe Barone e Moena. Dal Franchi al Viola Park, fino alle ultime battute del mercato: la presenza di Commisso a Firenze, si sa, non passa mai inosservata e porta sempre una ventata di decisioni da prendere. Dagli Stati Uniti è rimasto in contatto costante con i dirigenti e con la squadra, ha gestito la situazione Vlahovic e il mercato di gennaio, ha applaudito al cammino verso l’Europa dei viola e a giugno ha fatto il punto con Barone negli States. Ora è pronto a tornare. Dal “sono molto amareggiato e deluso e per questo mi devo fermare a riflettere” di febbraio al realismo economico nella ‘conferenza’ a distanza di maggio, fino agli investimenti della prima fase di mercato estivo. Dalle parole ai fatti, un presidente mai banale, specie quando arriva in città. Un agosto particolarmente importante per la sua Fiorentina.

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