L’incrocio con Corvino e l’eredità del ds che si è spartito con Pradè gli ultimi 20 anni viola. Tre giocatori reduci dal suo ultimo ciclo
Rispetto alle sfide degli anni passati la pattuglia si è assottigliata. E’ la settimana del match contro il Lecce e la sfida con Pantaleo Corvino profuma di passato ma anche un po’ di presente. La pattuglia di cui sopra rimanda a quei calciatori acquistati dal ds di Vernole e ancora in dote alla Fiorentina. Molti se ne sono andati, alcuni anche a peso d’oro, scrive La Nazione.
L’ULTIMA PLUSVALENZA. L’ultimo di questi è stato Nikola Milenkovic, passato al Nottingham Forest in estate per 15 milioni di euro. Di acqua sotto i ponti ne è passata. Daniele Pradè e Pantaleo Corvino si sono ‘rimpallati’ la Fiorentina negli ultimi vent’anni. Frecciate non sono mancate da una parte e dall’altra una volta tornati in sella. Fa parte del mestiere e del gioco.
I REDUCI. Ma chi è rimasto agli ordini di Palladino portato in viola dal ds pugliese? Pietro Terracciano è il primo. Preso in prestito dall’Empoli a gennaio 2019 per fare il vice Lafont, ha superato il cambio di proprietà e di ds, diventando poi titolare negli anni successivi. Poi capitan Biraghi: 2,5 milioni tra prestito e riscatto per prenderlo dal retrocesso Pescara nel 2017. Quindi Sottil, portato nel settore giovanile viola nel 2016. Poi ci sono quei giocatori arrivati ‘a cavallo’ tra Corvino e Pradè: è il caso di Comuzzo, proposto a Corvino e Vergine e subito apprezzato e trattato, anche se l’affare è stato probabilmente concluso da Angeloni nell’era Commisso.
PIANTICELLE. Altri giovani in giro per l’Italia sono ‘eredità’ di Corvino. Come Bianco, prelevato nel 2018 dal Chisola. Ma anche Distefano e Sene, entrambi in prestito al Frosinone in Serie B: qualche pianticella nella quale sperare c’è ancora.
Di
Redazione LaViola.it