Il difensore della Fiorentina Nikola Milenkovic, al Qs-La Nazione, ha parlato anche del giovane attaccante Vlahovic, del suo idolo Vidic e del suo ruolo in campo:
Facciamo un passo indietro a Moena, lei parlò di un altro giovane calciatore serbo. Un’apertura di credito clamorosa: “E’ vero, mi ricordo, Vlahovic”.
Si ricorda anche il concetto? “Dissi che sarebbe diventato uno dei primi 5 attaccanti più forti al mondo. Dusan ha fisico e grande tecnica. E soprattutto ha la testa giusta per migliorare, sempre e in ogni situazione sa cogliere quello che gli serve e lo mette da parte. Viene dal Partizan come me, lì è ammessa solo una cosa: vincere. Confermo che secondo me Vlahovic diventerà un grande giocatore”.
Lei invece si ispira a Vidic: “Vorrei avere la sua capacità di mettere in difficoltà l’avversario, ogni avversario del mondo. Forza, tecnica, concentrazione. Mi piacerebbe davvero diventare come lui”.
Di sicuro, a proposito di sicurezza, anche lei con la palla fra i piedi ne mostra parecchia: “Me l’hanno sempre detto anche in Serbia. Per me è il complimento più bello, davvero. Giocare in difesa e cercare soluzioni migliori per giocare il pallone mi piace”.
C’è già un partito di addetti ai lavori e tifosi che vorrebbe vederla sempre titolare: “Ringrazio tutti, spero di mettere in difficoltà Pioli sfruttando ogni allenamento per dimostrargli che mi merito un posto, anche se purtroppo per squalifica non ci sarò contro il Chievo”.
Si è adattato anche a giocare laterale, o quasi: “Nessun problema, l’allenatore sceglie sempre il modo migliore per valorizzare i propri giocatori”.
Curiosità: cosa pensa dell’esibizione di tatuaggi sul corpo dei calciatori? “Non giudico, ognuno è libero. Io non ho tatuaggi, né penso che me li farò mai”. Del resto, quale perfezionista si disegnerebbe il corpo?
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Redazione LaViola.it