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Il Milan trema: processo Uefa previsto per metà giugno. La Fiorentina spera
La Uefa ha detto no alla richiesta di settlement agreement da parte del Milan. Ovvero l’accordo tra club e Uefa attraverso il quale vengono inflitte sanzioni, più o meno gravi a seconda dei casi, per far rientrare il club in determinati parametri. La società rossonera è stata rinviata a giudizio presso la camera giudicante dell’Organo di Controllo Finanziario per Club Uefa. Il processo dovrebbe tenersi intorno a metà giugno e potrebbe verificarsi qualsiasi scenario: anche il più drastico, ovvero l’esclusione dalle competizioni europee. Che cosa può succedere concretamente al Milan a giugno? La gamma delle sanzioni va dall’«avvertimento» (la più lieve) alla «revoca di un titolo o di un premio» (la più severa), ma in questi casi il raggio d’azione dei giudici dovrebbe verosimilmente rientrare in questi parametri: «multa» (si era parlato di circa 15-20 milioni, di cui un terzo subito e il resto condonato in caso di rispetto dei paletti), «divieto di iscrizione di nuovi giocatori alle competizioni Uefa» (in pratica la lista di giocatori da presentare non può registrare nuovi ingressi), «limitazione del numero di giocatori che un club può iscrivere alle competizioni Uefa» (da 25 per esempio si scende a 21) e «squalifica dalle competizioni in corso e/o esclusione da future competizioni». Quest’ultimo ovviamente è lo spauracchio massimo e non si tratta di un’ipotesi infondata. In caso di addio Europa League, Atalanta promossa alla fase a gironi e Fiorentina ripescata e collocata al secondo turno preliminare. Così’ scrive la Gazzetta Dello Sport.
