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Milan, risolto il problema delle fidejussioni per Bonucci e Biglia

Il termine ultimo per compiere la pratica era fissato al 7 agosto (lunedì prossimo) perché i Bonucci e Biglia potessero essere disponibili nel playoff europeo e all’11 per averli arruolabili in campionato: Il Milan ha anticipato i tempi e chiuso insieme la pratica delle fidejussioni e il giallo che per la dirigenza qualcuno si divertiva ad alimentare.

Per le garanzie a tutela del doppio investimento si è esposta la Banca Ifis, istituto specializzato in credito commerciale. A conferma dell’accordo c’è l’assicurazione di Raffaele Zingone, responsabile di Banca Ifis Impresa Italia all’Ansa: «Poter stringere una relazione con un cliente come Ac Milan è per noi una bella opportunità. L’operazione rispetta i requisiti di Banca Ifis per quanto riguarda l’assunzione consapevole del rischio di credito ed è coerente con il nostro modello di business. Negli ultimi 15 anni abbiamo maturato competenze nell’analisi dell’ecosistema calcio, sviluppando la necessaria sensibilità nella valutazione dei razionali di operazioni come questa».

A capo dell’istituto di credito c’è Sebastian Egon von Furstenberg, figlio del principe Tassilo von Furstenberg e di Clara Agnelli, sorella dell’Avvocato. Il Milan aveva sempre manifestato la propria serenità e derubricato il ritardo alla normale prassi di qualsiasi azienda alla ricerca di garanzie di questo tipo. In più l’intoppo burocratico si era complicato per via della presenza del management rossonero in Cina, impegnato con la squadra in tournée. Una volta rientrati il nodo è stato sciolto. Spiegazione: al momento del closing il Milan ha ottenuto un prestito da 303 milioni dal fondo Elliott che in cambio ha ottenuto a garanzia le azioni del club. E il primo atto è stato quello di liquidare (con 73 milioni) la linea di credito con le banche italiane che avevano rapporti con Fininvest.

Da allora la società ha spostato il baricentro finanziario fuori dai confini. Per questo il capitolo fideiussioni s’è protratto e l’a.d. Fassone s’è rivolto alla Banca Ifis. Motivo per cui anche Bpm, che dei rossoneri è sponsor, aveva rifiutato di fornire le stesse garanzie.

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