I rossoneri monitorano la situazione dell’attaccante viola. Ma prima devono vendere Paquetà. E gli intrecci potrebbero riguardare anche Milenkovic e… Rebic
Il futuro prossimo di Federico Chiesa è ancora pieno di grandi punti interrogativi. Al contrario di quanto successo un anno fa, Rocco Commisso negli ultimi mesi non ha mai negato la possibilità di cedere il giovane fuoriclasse davanti ad un’offerta reputata congrua. Inter e Juventus però si sono defilate. Motivo per cui il prezzo di Chiesa si sta sgonfiando (da 60 milioni a 40). La Fiorentina, come scrive La Gazzetta dello Sport, attenta a gestire questa fase con grande senso pratico, considerando che il suo contratto scade nel 2022 e non ci sono segnali per il rinnovo.
INTERESSE MILAN. Tra i club interessati a Chiesa si è aggiunto negli ultimi tempi il Milan, scatenato sul mercato. Nelle scorse settimane non sono mancati contatti tra i rossoneri e la Fiorentina. Per parlare (invano) di Milenkovic, ma anche per prendere atto che il dialogo per Chiesa è possibile solo a patto che maturino condizioni particolari.
Nei piani di Ivan Gazidis di sicuro c’è soltanto un finanziamento per l’acquisto del difensore serbo, mentre l’extra budget per l’attaccante in questa fase non viene considerato strategico. Per ora. Perché qualcosa potrebbe cambiare nelle prossime tre settimane.
VALUTAZIONI. Intanto in casa Fiorentina, dove è atteso nei prossimi giorni l’arrivo di Rocco Commisso, è tempo di valutazioni. Iachini vorrebbe un trequartista, mentre Chiesa nel suo modulo è un perno sulla fascia, distante dall’area di rigore. Ecco quindi che potrebbe prevalere l’idea di far spiccare il volo al figlio d’arte magari a condizioni economiche flessibili.
DIPLOMAZIA. La situazione diplomatica tra Fiorentina e Milan sta attraversando un momento molto delicato. I rossoneri hanno chiuso l’operazione Andrè Silva–Rebic con l’Eintracht Francoforte nel massimo riserbo: top secret le cifre con un patto di riservatezza senza precedenti. E la Fiorentina è chiaramente interessata a questa vicenda, visto che vanta un diritto del 50 per cento sulla rivendita dello spalatino. Ma in queste ore è inutile chiedere prese di posizione ufficiali al club di Commisso. C’è massima attenzione sull’argomento, ma nessun segno di nervosismo. Quasi come se, sempre secondo quanto riporta La Gazzetta dello Sport, la Fiorentina avesse un dialogo aperto con la sponda milanista anche su questo punto.
Se Rebic non dovesse portare soldi nelle casse della Fiorentina è chiaro che si rischierebbe l’incidente diplomatico. E il Milan ha tutto l’interesse ad evitare rotture con i viola. Nulla di più facile, peraltro, che i termini economici del doppio affare siano ancora in una sorta di limbo, in attesa di segnali più chiari sull’evoluzione dei ragionamenti in atto a proposito di Milenkovic e Chiesa. La strada quindi potrebbe essere ancora del tutto aperta.
Di
Redazione LaViola.it