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Rassegna Stampa

Mihajlovic e Firenze, prima sfiorati e poi incrociati. Righetti: “Era una persona buona”

Corvino e Mihajlovic

Ieri la scomparsa del tecnico serbo, oggi sui quotidiani si leggono ricordi del Sinisa Mihajlovic versione allenatore della Fiorentina

La Fiorentina e Mihajlovic si sono sfiorati nell’anno più amaro della storia viola (prima del campionato 2001-2002, poi finito con tanto di retrocessione e fallimento) e incrociati nel 2010 in un periodo non proprio brillante per i gigliati. Tutto questo, però, non toglie nulla alla stima che da giocatore (soprattutto) e da allenatore Mihajlovic godeva a Firenze, scrive stamani La Nazione.

Così, nel giorno della sua morte (a 53 anni dopo aver lottato come un leone contro la leucemia) si sono diffusi online tra i tifosi e le istituzioni della Fiorentina. «Era una persona buona, esuberante, legato alla famiglia e sempre positivo. Non mi sembra vero, una notizia molto triste». commenta Raffaele Righetti lo storico segretario del club viola.«Era un grande giocatore e per lui ho sempre avuto grande simpatia – continua Righetti, attuale presidente onorario del Museo Fiorentina – e ogni volta che veniva a Firenze con la Lazio, gli chiedevo quando sarebbe venuto a giocare alla Fiorentina, lui rideva e rispondeva che ci sarebbe venuto volentieri».

(…) Nel 2010 viene chiamato da Pantaleo Corvino a sostituire Cesare Prandelli (protagonista di un ciclo entusiasmante) e le cose non ingranano, tra assenze pesanti (Mutu e Jovetic) e partenze importanti. Tanto che nella sua seconda stagione a Firenze Mihajlovic viene esonerato per fare spazio a Delio Rossi. Il nuovo tecnico è invocato dalla piazza, ma farà decisamente peggio del serbo. (…)

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