Rassegna Stampa
“Mi sento male”: la chiamata e la caduta a terra di Barone. Tutti sotto choc
Ieri mattina il viaggio in treno con Pradè e Burdisso: il ds e il medico hanno trovato Joe a terra. I giocatori hanno chiesto subito il rinvio
«Mi sento male». Tre parole, il tempo di chiamare Daniele Pradè, la caduta a terra. Lo hanno trovato così, il ds e il dottor Pengue. Momenti drammatici, raccontati da chi li ha vissuti in prima persona. Due tentativi di rianimazione, l’arrivo dei giocatori. Lo choc. Così scrive il Corriere Fiorentino.
IL VIAGGIO E IL MALORE. Joe Barone era partito da Firenze in tarda mattinata. Con lui, sul treno che li ha poi portati a Milano, il direttore sportivo Daniele Pradè e Nicolàs Burdisso. La solita routine, quando la Fiorentina gioca in trasferta le gare di campionato. Da lì hanno raggiunto il Devero Hotel BW Signature Collection di Cavenago di Brianza dove la squadra, dopo pranzo, stava aspettando la riunione tecnica pre partita. È stato in quei momenti che il braccio destro di Rocco Commisso (che una volta informato è rimasto costantemente in contatto dagli Stati Uniti) ha accusato il malore (non è ancora chiaro se si sia trattato di un infarto o di un aneurisma) e non ci vuole chissà quale immaginazione per capire lo choc.
IMMEDIATI SOCCORSI. L’intervento del medico del club è stato immediato, così come la consapevolezza di esser davanti a qualcosa di molto serio. Per questo sono stati chiamati subito i soccorsi e il fatto che sia stato necessario l’arrivo di un’ambulanza attrezzata (con la quale Barone è stato trasportato all’ospedale San Raffaele di Milano dove è stato poi ricoverato in terapia intensiva) non è stato altro che la conferma di quanto la situazione fosse critica. Un quadro drammatico chiaro a tutti fin dai primissimi istanti, anche se nel corso del pomeriggio le bocche son rimaste costantemente cucite. Un silenzio che aveva una spiegazione precisa: prima di far trapelare qualsiasi informazione infatti, andava avvertita la famiglia. Per questo, tra le prime voci e l’annuncio ufficiale del rinvio della partita, è trascorsa quasi un’ora.
CHIESTO IL RINVIO. Minuti drammatici, che hanno inevitabilmente sconvolto sia i giocatori che lo staff. È stato chiaro fin da subito insomma che il gruppo non se la sarebbe sentita di scendere in campo e sono stati proprio i calciatori a chiedere che venisse avanzata la proposto di rinvio.
