Il Franchi canta, c’è l’ultimo saluto alla Fiesole. Tre anni di calcio coraggioso, a volte bello e a volte frustrante. Ci si gioca (quasi) tutto ad Atene
Firenze saluta la sua squadra e la curva Fiesole, che diventerà altro lasciandoci per sempre le sue storie e le sue leggende. Emozione al Franchi, con metà del cuore nel presente e l’altra metà ad Atene, dove la Fiorentina cercherà di alzare un trofeo, quello che i suoi tifosi aspettano da una vita e meritano per pazienza e devozione. Così scrive La Nazione.
VERSO ATENE. In questa partita cose belle ed errori da una parte e dall’altra. Nico nell’ombra, Jack peggio di lui. E parliamo di uomini decisivi che, ci auguriamo, si rimettano in corsa per dare il meglio il 29 maggio, quando la Fiorentina non potrà fare a meno del loro contributo. Questa finale tiene i cuori sospesi. Il resto è voglia di non restare a mani vuote, desiderio di dare un senso a questi tre anni di calcio coraggioso, a volte bello e a volte frustrante, ma sicuramente orgoglioso.
Di
Redazione LaViola.it