La prima accelerata sulla quale si sta già lavorando è quella per Meret, perché nonostante l’iniziale ostracismo da parte dell’Udinese, intransigente nella valutazione altissima del cartellino, i viola, sono pronti a fare anche un sacrificio, scrive stamani Il Corriere dello Sport-Stadio. Il ventunenne reduce dall’esperienza con la Spal il suo sì l’avrebbe fatto già trapelare ai propri agenti. Certo, non sarà facile convincere la dirigenza friulana, ma Corvino prima di mollare l’affare vuole tentare di percorrere tutte le strade. La formula è quasi obbligata: prestito oneroso con obbligo di riscatto. Questo permetterebbe di spalmare il costo anche sul bilancio prossimo e dunque i milioni attualmente a disposizione (10 senza Europa, il doppio in caso di “chiamata” della Uefa già adesso al posto del Milan) per trovare i tre moschettieri chiamati a dare man forte alle fondamenta gettate la scorsa estate non… evaporerebbero in un istante.
Il giocatore, che il 23 marzo (giorno del suo 21º compleanno) ha debuttato con l’Under 21 contro la Norvegia (1-1) e che Ventura nel 2017 ha convocato per la prima volta con l’Italia maggiore per la partita di qualificazione contro l’Albania, è stato seguito da vicino e non solo nell’ultima stagione. A conquistare sono state le sue qualità tecniche, ma anche morali, con poche parole, tanto lavoro e una discreta dose di umiltà. E’ su di lui, adesso, che si concentrano le attenzione dei viola che hanno rotto definitivamente gli indugi. In questo momento, tutti gli altri potenziali candidati scivolano nelle retrovie. Resta vivo Rafael Cabral, svincolato dal Napoli, per il ruolo di vice (Dragowski partirà), ma la strategia è definita. Si virerà su altri solo di fronte a un muro insuperabile: il varco, però, si è aperto.
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Redazione LaViola.it