Fase di attesa della società viola, che deve prima capire il destino europeo del Milan. Il mercato è rallentato dal Mondiale.
Sono ore di attesa in casa Fiorentina. I dirigenti viola, al netto della volontà di evitare dichiarazioni pubbliche sulla questione, sono in attesa di capire quale sarà il destino del Milan in Europa. Sentenza Uefa che potrebbe uscire in qualsiasi momento, anche se sembra improbabile che ciò accada durante il weekend. L’attenzione di tutti è puntata sulla giornata di lunedì, quando davvero si dovrebbe capire in che direzione andrà la cosa. La mano pesante è possibile, in caso di esclusione dall’Europa League ci sarà poi da capire cosa deciderà il Tas di Losanna, ultimo grado di giudizio al quale il Milan si appellerebbe certamente.
Nelle ultime ore, la confusione societaria, ha contribuito a rendere ancora più cupo il cielo sulla testa del club rossonero. A Firenze si aspetta. Nessuna uscita pubblica, come detto, perché la società viola tiene tantissimo ai rapporti con gli altri club (e potrebbe esserci anche un discorso di mercato che riguarda il portiere Gabriel). E’ innegabile, però, che ci sia attesa di conoscere l’immediato futuro. Il piano estivo è bloccato. Non tanto per quanto riguarda il ritiro a Moena, che in ogni caso resterà dal 7 al 22 luglio (l’albergo che ospita la squadra non avrebbe potuto modificare le date per mancanza di stanze disponibili), quanto per il dopo. Fermo restando che, in nessun caso, la Fiorentina si radunerà al Centro Sportivo prima del 4 luglio, quel che accadrà dal 23 luglio in poi è avvolto totalmente dal mistero. Ad oggi la Fiorentina, dopo qualche giorno di riposo e di ripresa a Firenze, volerebbe in Germania. Il 28 luglio è attesa dal Duisburg, che organizza la ‘Cup der traditionen’: un quadrangolare che prevede l’invito anche di Fulham ed Athletic Bilbao. E’ chiaro che, in caso di rivoluzione europea, il tutto sarebbe a forte rischio per la Fiorentina, che due giorni prima (il 26 luglio) esordirebbe nel Secondo Turno Preliminare di Europa League (ritorno il 2 agosto). Prima di valutare il da farsi, la Fiorentina ha bisogno di capire cosa accadrà nei prossimi dieci giorni (il Tas avrebbe appunto bisogno di tempo fino ai primi di luglio per pronunciarsi in maniera definitiva).
Tutto bloccato anche per il mese di agosto, che porterà all’inizio del campionato. Impossibile stabilire un calendario di amichevoli, perché se la Fiorentina parteciperà all’Europa, dovrà affrontare anche il Terzo Turno Preliminare (9-16 agosto), prima del Play Off previsto il 23 ed il 30 agosto, quando la Serie A sarà già iniziata. In ballo anche un’amichevole con il St. Etienne che non è ancora stata ufficializzata per questo motivo.
E lo stallo perdura anche sul mercato. Il Mondiale rallenta i tempi, ma rispetto alle scorse sessioni i giorni a disposizione dopo la fine della rassegna russa saranno molti meno. La finale è in programma il 15 luglio, la fine del mercato il 17 agosto alle ore 20. Corvino, come la gran parte degli operatori di mercato, avrà un mese di tempo per mettere a segno i propri colpi. Ad esempio Pjaca, uno di quelli che finora non vuol sentire parlare di mercato, con la sua Croazia balzata improvvisamente in cima alle quote degli scommettitori per un posto almeno in Semifinale. Eppure quello del croato è un nome da seguire, con Corvino che sta lavorando con l’entourage del giocatore e con la Juventus per mettere le carte in tavola nelle prossime settimane. In mezzo a tanta incertezza, qualche certezza c’è. La Fiorentina ha comunicato a diversi giocatori che non saranno riscattati. Sportiello lo aveva capito da tempo, adesso ne sono sicuri anche Gil Dias e Falcinelli. Non c’è la Fiorentina nel loro futuro. Lontanissimo, al momento, anche il riscatto di Lo Faso.
Di
Alessandro Latini