Oggi inizia il ritiro dei viola sulle Dolomiti. La testa va al mercato ed alla sentenza che riguarda il Milan.
Tutti in treno (a metà mattinata) e tutti in campo (a metà pomeriggio). La Fiorentina si trasferisce a Moena, ma non c’è il ritiro al centro dei pensieri viola, scrive La Nazione. Impossibile e francamente condivisibile che il pensiero di tutti (società, tifosi e perchè no, allenatore) sia ’distratto’ da almeno un altro paio di questioni. Decisive. Primo: il mercato che deve ancora segnare gli innesti decisivi per il salto di qualità; secondo: l’Europa League con il Tas che terrà in ostaggio programmi e ambizioni della Fiorentina fino allo scadere dei lavori di Moena. L’agenda della Fiorentina delle prossime settimane è sì scandida da appuntamenti sicuri (la prima amichevole dell’anno, ad esempio, si giocherà mercoledì pomeriggio), ma è anche condizionata da quello che Corvino e Freitas faranno al tavolo degli affari, dall’ eventualità che Andrea Della Valle punti a realizzare il consueto blitz estivo per salutare Chiesa e compagni e appunto dal ricorso del Milan alla squalifica dalle competizioni europee. E qui il discorso si fa complesso e va a condizionare praticamente tutto il ritiro in Val di Fassa. Fino al 19 luglio, infatti, la Fiorentina non saprà se otto giorni dopo (il 26) dovrà scendere in campo per la gara di andata del primo preliminare di Europa League, oppure tornarsene tranquillamente a casa dopo il ritiro di Moena e programmare un fine mese (e inizio agosto) farcito di test da giocare in vista dell’inizio del campionato. (…)

Di
Redazione LaViola.it