Dopo la Lazio, con gomitata e rosso rimediato, Beppe ha ripreso Dusan. Poi appena 100 minuti in campo e pochi ‘squilli’ per il serbo. E il rinnovo…
Chi era nei paraggi ha descritto il diametro delle vene sul collo di Iachini, parecchio sporgenti, prima del confronto con Vlahovic. Dusan era già schizzato negli spogliatoi dell’Olimpico dopo la gomitata in faccia a Patric (rosso diretto) e lì Iachini l’ha raggiunto. Pessimo l’umore, anche per il kappaò immeritato. E quella gomitata a tempo quasi scaduto era stata un’altra sconfitta per l’allenatore viola. Che nel corso del movimentato confronto con Vlahovic non ha messo in mostra la sua immagine più rassicurante. Risultato: la Fiorentina neanche ha pensato di presentare ricorso per ammorbidire la successiva squalifica di due giornate e Vlahovic nelle ultime 5 partite ha giocato poco più di 100 minuti, sprecando l’occasione da titolare contro il Cagliari, scrive La Nazione.
POCO SPAZIO… E IL RINNOVO CHE NON ARRIVA. Poi solo 9 minuti contro il Verona, 25 contro il Lecce e 9 contro il Torino, sempre partendo dalla panchina. Dove è rimasto a San Siro. Finale complicato per l’attaccante classe 2000 che vorrebbero in molti e sul quale in pochissimi hanno dubbi: Dusan diventerà forte, se non di più, fortissimo. Ma ora cos’è diventato? Dall’espressione non si capisce – o si capisce fin troppo bene – e il famoso rinnovo di contratto è rimasto chiuso a chiave. E il fatto che insieme a Milenkovic anche Vlahovic sia assistito dal procuratore Ramadani, aggiunge altri elementi di riflessione. In ogni caso Vlahovic cerca spazio, ma le buone prestazioni di Cutrone (3 reti nelle ultime 4 partite) sono un ostacolo in più.
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Redazione LaViola.it