L’associazione dei club europei indica la via per la prossima sessione di calciomercato, da adeguare alla ripartenza/conclusione dei campionati.
L‘unica salvezza è… il mercato. In una giornata nella quale il gruppo di lavoro sui calendari al quale partecipano Uefa, Eca, Fifpro e Leghe non ha prodotto significative novità o annunci (le varie Leghe hanno dato aggiornamenti sui calendari ipotizzati, ma una data certa per la ripresa non c’è da nessuna parte), lo spunto più interessante è arrivato dall’Eca che ha inviato alle 280 squadre che riunisce un documento nel quale sottolinea l’importanza della campagna trasferimenti della prossima estate. “I calendari dei vari tornei nazionali – si legge – sono incerti in tutto il mondo e in più la crisi scatenata dal Covid-19 avrà un impatto sui club destinati ad avere significative difficoltà finanziarie. Il modello di business di molte società europee si baserà in maniera significativa sulle operazioni di calcio-mercato e quindi è fondamentale spostare la finestra di mercato”. Così riporta Il Corriere dello Sport.
MERCATO. “L’Eca dunque ritiene che sia necessaria la flessibilità delle date e della durata della prossima sessione: ogni Lega adatterà le date al proprio campionato (in realtà l’orientamento è avere un indirizzo comune per tutta l’Europa), ma soprattutto i club dovranno avere l’opportunità di ricorrere al mercato non solo per completare le loro squadre, ma, ancora più importante, per ricavare soldi dalle operazioni che concluderanno”. Non cambierà la durata massima di 16 settimane e ora bisognerà vedere come saranno divise. «Una decisione sarà presa quando sarà chiara la data della ripresa delle competizioni» è stato precisato.
PRESTITI LIBERI. Siccome la situazione internazionale è assai complicata, la Fifa ha deciso di posticipare almeno di un anno la norma relativa ai prestiti “limitati”. L’Eca lo ha spiegato ai suoi club sottolineando che nel 2020-21 non ci si dovrà limitare a massimo 8 prestiti in entrata e altrettanti in uscita come era stato ipotizzato da Zurigo. Un problema in meno in un’annata nella quale circoleranno pochi soldi.
ALLUNGARE CONTRATTI. Nel documento dell’Eca però si parla anche dei contratti tra i giocatori e i club che saranno allungati per arrivare alla conclusione della stagione. Significativa la frase «la Fifa raccomanda che nei campionati in cui si finirà oltre il 30 giugno, i giocatori estendano il loro contratto fino al termine della stagione per preservare l’integrità delle competizione e la stabilità delle formazioni». Non ci potrà insomma essere un provvedimento valido per tutti che arriverà dall’alto, ma la raccomandazione di Infantino, se mai fosse necessario (in Spagna il sindacato dei giocatori non è felice del prolungamento oltre il 30 giugno…), avrà un peso. La Fifa non ha parlato di compensi extra dovuti ai giocatori che giocheranno più di quanto pattuito. Il problema non si pone per chi ha con una determinata squadra un contratto pluriennale o per chi arriva in prestito: i soldi del periodo in più arriveranno nelle sue tasche comunque, grazie l’accordo valido per la stagione successiva. Ma chi è in scadenza al 30 giugno e non ha sottoscrivo altrove un nuovo accordo chiederà soldi in più oppure non accetterà un taglio del salario?

Di
Redazione LaViola.it