Connect with us

News

Mercato condiviso: da Callejon a regista e punta, la versione di Beppe

Pradè, Iachini e Barone Fiorentina

Da “Amrabat vuole giocare davanti alla difesa” allo spagnolo, fino a Martinez Quarta e Barreca. Ma ora tocca a Iachini

“Allenatore e direttore mi hanno voluto fortemente, sono stati fattori fondamentali nella mia scelta”. Callejon ha aspettato la Fiorentina fino all’ultimo giorno di mercato, ha voluto fortemente Firenze per continuare la propria carriera in Italia. E se Pradè ha assicurato che avremmo preso Callejon anche senza la partenza di Chiesa“, nella prima conferenza post-mercato sono arrivate anche le parole di Iachini: “Callejon è stato un giocatore che ho voluto io alla Fiorentina, la società mi ha accontentato nel momento in cui lunedì è andato via Chiesa. È così arrivato Josè. Ha capacità molto importanti, esperienza, qualità. Ci ho parlato anche telefonicamente per convincerlo a sposare questo progetto di lavoro insieme. Il ragazzo è rimasto ben impressionato da questo colloquio“. E ancora: “Callejon può giocare anche davanti, e può fare 3-4 ruoli. Per me può giocare anche in porta, da quanto mi piace”.

Una conferenza in cui il tecnico ha raccontato, su diversi elementi, la sua versione sull’ultima sessione di mercato. Ad esempio sulla questione regista, inizialmente cercato ma alla fine non arrivato: “Partendo Badelj, pensavamo ad un giocatore che lo sostituisse. Anche essendoci cinque cambi a partita e le tre gare in una settimana. Pensavamo di fare un gruppo di 18-20 giocatori che potessero alternarsi senza far sentire la mancanza di nessuno. Nello sviluppo delle situazioni di mercato, abbiamo visto che Amrabat voleva giocare davanti alla difesa, perché si trova meglio. Anche in Nazionale gioca lì, davanti alla difesa. Avendo già qui Amrabat, dovevamo cercare di lavorarci sopra per farlo crescere in questa sistemazione. Noi poi giochiamo a 3 ma anche a 2, a seconda delle situazioni. Quindi dal regista si è spostata l’attenzione nel prendere Bonaventura. E abbiamo messo più qualità con lui e Borja. Davanti alla difesa abbiamo equilibratori che giocano ma danno anche protezione”.

Poi su un attaccante importante che non è arrivato: “Non è che la società non ha voluto prendere la punta. Non è arrivata l’opportunità. Ma io ho sempre detto che i nostri tre attaccanti (Kouame, Vlahovic e Cutrone) sarebbero rimasti, e così è andata. A 20 anni non si può pensare che siano arrivati. Pensavamo di poter inserire un altro attaccante che poteva servirci nell’ottica dei cinque cambi, perché io gioco sempre con due punte e ne ho solo uno di attaccanti fuori per forzare la partita. Ma sono contento di lavorare con questi ragazzi. Hanno avuto già diverse occasioni, come Kouame, ma fa parte del percorso di crescita. Se ci esplodono in mano abbiamo qualcosa di eccezionale in casa. E potranno essere il futuro di questa società”.

Iachini ha parlato anche dell’arrivo di Martinez Quarta, giocatore che, come sottolineato da Pradè, era seguito da tempo dalla società viola: Quando abbiamo scelto questo ragazzo con la società l’abbiamo fatto guardando video, partite, ha caratteristiche molto interessanti. Ora facciamolo inserire in gruppo, è stato catapultato in un altro ambiente. Ma fa intravedere delle buone caratteristiche. C’è materiale e modo per poterci lavorare bene”. Così come Barreca:Un altro ragazzo che abbiamo scelto e voluto. Nel suo passato c’erano caratteristiche interessanti, avendo fatto poco a livello fisico finora ha bisogno di tempo per entrare in condizione”. Tutte parole che sottolineano, da parte del tecnico, una forte condivisione del mercato con la società.

Pradè e Commisso sono convinti di avere una Fiorentina forte. Il tutto evidenziato anche dal 7° monte ingaggi del campionato. Certo, “nel calcio non è detto che se spendi tot hai quel risultato“, come dice Iachini. “Ci dobbiamo arrivare”. Ma è indubbio che da una rosa nel complesso più forte dell’anno scorso, e comunque competitiva, tutti si aspettano ora un certo tipo di prestazioni e risultati. E che lo stesso allenatore quindi debba dimostrare sul campo di saper gestire nel migliore dei modi un gruppo variegato. “Sono contento dei miei ragazzi e della mia squadra. Sono convinto che con questo gruppo possiamo toglierci delle soddisfazioni”, ha sottolineato Iachini. Che dopo il mercato condiviso con la società, ora ha il compito di allontanare qualche mugugno arrivato per la prova disastrosa contro la Sampdoria. Contro lo Spezia sarà una gara-trappola, è vero: due settimane senza 10 Nazionali, tanti giocatori in recupero fisico, nuovi da inserire e solo due giorni per lavorare con il gruppo verso Cesena. Ma fallire l’appuntamento contro la neopromossa di Italiano aprirebbe più di qualche crepa.

33 Comments
Iscriviti
Notifica di
guest

33 Commenti
ultimi
più vecchi più votati
Vedi tutti i commenti

Altre notizie News

33
0
Lascia un commento!x