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Editoriali

Mercato ancora in standby, tra piani saltati e ultime idee. Mini-sosta e infortunati di rientro, ma c’è da riprendere a far punti

Italiano aveva lanciato messaggi chiari, ma in attacco tutto è rimasto com’era. La Fiorentina deve rialzarsi con le sue forze, aspettando l’ultima settimana di trattative

Fuori Brekalo, dentro Brian Rodriguez. Sembrava tutto apparecchiato, e invece niente. La Dinamo Zagabria prima ha preso tempo e poi si è tirata indietro per il croato, aspettando un cambio tecnico in panchina. Con la Fiorentina che così non ha affondato per l’ala uruguaiana, con cui aveva ormai l’accordo. Storie di mercato, come ce ne sono a centinaia. Ma a farne le spese è ancora una volta il gruppo di Italiano. Il tecnico chiedeva rinforzi ad inizio gennaio, consapevole degli importanti impegni che c’erano all’orizzonte. Giocatori magari pronti per poter dare subito una mano. Messaggi sono partiti, forti e chiari. Ma la società fin qui non ha affondato il colpo.

ALI (S)PIEGATE. Il discorso riguarda il reparto offensivo, è evidente. L’unico arrivo, Faraoni, è andato a colmare la falla sulla corsia destra di difesa. Stop. Davanti però servivano forze nuove, fresche, in grado di dare imprevedibilità, giocate e possibilmente gol ad una squadra che nelle ultime settimane, non a caso, è tornata a incartarsi su sé stessa di fronte alle difficoltà. La Supercoppa, obiettivo che poteva essere concreto, nel frattempo è andata. E il mercato resta in standby. Ngonge non è mai stato trattato, parola di Barone, mentre l’idea Vargas resta lì buona per essere concretizzata. Ma si aspetta ancora. Probabilmente non convince l’operazione fino in fondo, anche per costi. Chissà. Si parla anche di un possibile asso nella manica, un’occasione che può venir fuori negli ultimi giorni di mercato. Lo spera Italiano, lo sperano i tifosi. Vedremo, ma ad ora le tempistiche sono fortemente in ritardo rispetto ad una squadra che ha vissuto un gennaio in emergenza giocando partite importanti su tutti i fronti.

ULTIMA SETTIMANA. Una settimana scarsa alla fine della finestra invernale (chiusura il 1° febbraio alle ore 20). Barone ha blindato Ikonè e ha ribadito: “Ci sarà nei prossimi giorni qualche nuova entrata nella Fiorentina. Ma non ci facciamo prendere dalla giacca da nessuna squadra perché i prezzi che le squadre chiedono tante volte sono prezzi non reali”. Lo aveva sottolineato anche a fine dicembre, dicendo che la società si sarebbe fatta trovare pronta per rinforzare una Fiorentina che andava oltre le aspettative. Ma tutto, là davanti, è ancora fermo. Questione di incastri ma non solo, perché ad esempio per le liste ci sarebbe la possibilità di inserire già un esterno in più (almeno in campionato, mentre in Europa ci sarebbe da fare un ‘taglio’, magari con il poco utilizzato Infantino). Una settimana per capire se per Nzola si apriranno scenari concreti, con il conseguente arrivo di un nuovo centravanti. Ma anche per vedere se Brekalo, che già si vedeva con un piede e mezzo a Zagabria, riuscirà ad andare a giocare altrove. O per scoprire se Mina, che ha mercato in Spagna, Portogallo e Arabia, può liberare un posto in difesa da poter riempire.

MINI-SOSTA. Nel frattempo c’è anche il campo. Che racconta di una Fiorentina chiamata a rialzarsi e reagire. Dal brutto ko di Riyad contro il Napoli c’è stata una sorta di mini-sosta per ricaricare le energie. Tempo utile anche per recuperare qualche acciaccato, Gonzalez su tutti. Nico è il giocatore, uno dei pochissimi, che può spostare gli equilibri in questa squadra. Per intraprendenza, carattere e gol nelle gambe. Superfluo dire e ricordare quanto sia importante per questa Fiorentina. Così come rivedere Bonaventura o Arthur a livelli fisici migliori. Anche Sottil ha messo benzina nelle gambe, sarà una risorsa in più rispetto all’accoppiata Brekalo-Ikoné delle ultime settimane. Per Dodo servirà un po’ più di tempo, ma c’è curiosità per capire se nel giro di un paio di settimane potrà davvero tornare tra i convocati e fare qualche minuto. Sarebbe un recupero clamoroso. Discorso a parte per Castrovilli, appena rientrato in gruppo: l’ex 10 è fuori lista, ma se a fine mercato ci fosse uno slot libero potrebbe anche essere reintegrato. Almeno per il campionato. Uno con la sua qualità non si può del resto ignorare.

RIPRENDERE A FAR PUNTI. La classifica dice che la Fiorentina è quarta, leitmotiv servito anche per ‘giustificare’ l’ottimo lavoro fatto da società e gruppo squadra fino a qui. La realtà però dice anche che i viola, nell’emergenza delle ultime settimane, hanno raccolto solo 1 punto nelle ultime due giornate. La classifica, per forza, si è accorciata parecchio, con 6 squadre nel giro di 4 punti tra il 4° e il 9° posto. Insomma, non ci si può certo cullare negli allori, e si sapeva. Il girone di andata è stato ottimo, forse di più. Ma la Champions resta un magnifico sogno, un posto in Europa tutto da conquistare. Domenica arriverà l’Inter, sarà anche un Franchi da grandi occasioni. Missione durissima contro Simone Inzaghi (che per la prima volta deve pure rincorrere Allegri in classifica), ma c’è da riprendere a far punti per non perdere posizioni. Poi il calendario dice Lecce, Frosinone, Bologna ed Empoli, prima di una dura serie di partite che metterà i viola di fronte, in fila, a Lazio, Torino, Roma, Atalanta, Milan e Juve, con anche Conference e Coppa Italia nel mezzo.

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