Connect with us

Editoriali

Mercato a rilento, qualche ‘corvinata’ per accendere Sousa e tifosi

Pantaleo Corvino

Tra Copa America ed Europei, il mercato volge al rilento. Soprattutto quello italiano, dove di soldi che circolano ce ne sono pochi. A parte la Juve con Pjanic, o qualche colpo a parametro zero, per adesso si è mosso poco o nulla. Non fa eccezione la Fiorentina: colloqui, sondaggi, viaggi a 360° di Corvino tra Spagna, Portogallo e tutta Italia. Ma ancora nessuna trattativa che faccia pensare alla chiusura immediata. Certo, con Corvino c’è da rilassarsi poco: le sorprese sono sempre dietro l’angolo, a livello di nomi e operazioni che si possono chiudere da un momento all’altro. Difficile, spesso, rintracciare i movimenti del Corvo, che si muove molto sottotraccia. Soprattutto quando c’è da rischiare, ma non ci si può permettere di sbagliare, perché le risorse economiche a disposizione sono limitate.

Vendere prima di comprare, sì. Ma magari piazzare qualche colpo con la consapevolezza poi di riuscire a cedere. Soprattutto cedere bene. Ecco perché dopo viaggi e confronti (interni e con operatori e dirigenti europei) adesso ci si aspetta qualche ‘corvinata’. Del resto, almeno una decina i giocatori da acquistare, ed è difficile che tutto possa restare fermo finché non partirà il primo pezzo pesante in uscita. Anche perché, appunto, la velocità del mercato è condizionata dalle due competizioni continentali in corso di svolgimento. Non solo per i giocatori della Fiorentina impegnati sul campo (Badelj, Kalinic, Tatarusanu, Bernardeschi), che dopo le manifestazioni potrebbero vedere le loro quotazioni salire; e non solo per gli obiettivi che gli osservatori viola stanno seguendo da vicino (un esempio è il russo Neustadter, in scadenza, ma tanti giocatori anche poco conosciuti sono pronti ad affermarsi ed esplodere). Ma anche perché gli altri club europei prendono tempo proprio aspettando l’evoluzione di Copa America ed Europeo. Soprattutto inglesi e spagnoli, coloro che muovono il mercato con soldi ‘veri’, in molti casi aspettano la conclusione delle due competizioni per sferrare offensive concrete. Così come incastri che possano sbloccare il mercato internazionale. Due esempi possono essere Ilicic e Babacar, ma anche Badelj: giocatori eventualmente da vendere all’estero, magari non prime scelte dei vari club (Leicester, Liverpool, Crystal Palace o Everton), per i quali ci saranno da attendere i movimenti di altri giocatori. Altro caso è quello di Mario Gomez, che aspetterà la fine dell’Europeo per capire quali richieste (e a quali cifre) potrà avere.

Stesso discorso in entrata, ovviamente. Giochi d’incastri, in attesa di qualche ‘corvinata’. Tanti giovani sul piatto, nello screening fatto anche con Sousa. Petkovic, Benkovic, Mihajlovic, Rog alcuni dell’area balcanica, Faragò, Verre, Lasagna, Ferrari, Goldaniga i profili italiani. Ma non solo, perché l’idea Ljajic è concreta ma rientra nel discorso del tetris ad incastri, così come i nomi di attaccanti (da Pellé a Pavoletti, fino a Calleri e Immobile) entrano in gioco solo con la partenza di almeno uno tra Babacar e Kalinic. Giovani ma non solo, anche gente d’esperienza e che sappia come vincere: la vera e unica promessa fatta da Corvino-Cognigni in sede di presentazione. Provare a vincere.

Ecco anche perché, adesso, servono i fatti. Perché le premesse sono ambiziose, ora serve almeno un colpo per accendere l’ambiente. Non necessariamente un grande nome, magari una ‘corvinata’, un giovane di prospettiva, oppure (chissà, finalmente) un difensore affidabile. Perché sullo sfondo permane quell’aria di scetticismo. Ieri è partita anche la campagna abbonamenti 2016/2017: anche qui basi ottime, con un richiamo importante al passato e alla storia. Ma la partenza è stata, come prevedibile, soft. Proprio per lo scetticismo di cui sopra. Un paio di acquisti importanti, magari anche prima di cessioni comunque preventivabili, potrebbero accendere il tutto. I tifosi… ma anche Sousa. Per bocca di Corvino, intesa perfetta e scintilla scattata tra i due, entusiasmo rinnovato da parte del portoghese dopo i colloqui di maggio con Cognigni e Della Valle. A 25 giorni dall’inizio della nuova stagione, però, serve anche concretizzare. E regalare almeno qualche pezzo nuovo all’allenatore. Una prima bozza di Fiorentina 2016/2017, anche se ovviamente a Moena non ci sarà la rosa definitiva. Ma fondamentale sarebbe avere già un’ossatura precisa, per iniziare a lavorare a 360°, nei dettagli, ad un impianto di gioco che, come abbiamo visto, richiede capacità e dedizione extra a tutti i componenti.

Click to comment
Iscriviti
Notifica di
guest

0 Commenti
Vedi tutti i commenti

Altre notizie Editoriali

0
Lascia un commento!x