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Mercafir: c’è la variante veloce, ma deve passare dal Consiglio. I tempi…

Dario Nardella

Variante semplificata, ma c’è il rischio che ci voglia un mese per il via libera. Con le incognite di opposizioni e Quartiere 2.

Per chi è abituato alle lunghe procedure italiane, l’adozione della variante Mercafir per il nuovo stadio (ed il nuovo mercato) è sicuramente «fast». Magari, per chi fa impresa in Usa, sarà ancora un po’ lenta. Ma per una volta, le settimane necessarie a finire tutto l’iter della variante non dipendono solo dal Comune, ma da una richiesta del presidente della Fiorentina, Rocco Commisso. Le modifiche alla variante, infatti, tra cui quella fondamentale che prevede la possibilità di fare uno stadio di proprietà privata, obbligano a far passare l’atto anche dal Consiglio comunale. E quindi, sarà necessario forse fino ad almeno un altro mese, rispetto alla procedura solo di giunta. Così scrive il Corriere Fiorentino.

TEMPI. Per Palazzo Vecchio, la variante adottata in giunta è il rispetto del cronoprogramma che l’amministrazione si è data con Rocco Commisso. Da ieri, scatta una «procedura semplificata», ergo ci saranno solo 30 giorni per eventuali osservazioni che, valutate poi dalla giunta, porteranno la variante in Consiglio comunale. Ma quanto ci vorrà a farlo approvare in Salone de’ Dugento? «Dipende a quali commissioni sarà attribuita la delibera», ricorda il presidente della Commissione sport Fabio Giorgetti, Pd, che ipotizza «almeno un mese». Dagli uffici del sindaco, invece, sono convinti che siano «necessarie al massimo due settimane». Ma molto dipende da cosa faranno le opposizioni (la Lega si è schierata per il restyling del Franchi) e dalla maggioranza, dove ci sono fibrillazioni, soprattutto da parte del Quartiere 2, col presidente Michele Pierguidi preoccupato per il futuro del Franchi quando non sarà più la «casa» della Fiorentina.

SPAZI E LAVORI. La variante adottata dalla giunta non ha modificato le dimensioni delle previsioni di immobili da costruire o manutenere, sia per il mercato che per stadio e attività connesse (destinazione commerciale relativa alle medie strutture di vendita 18.300 mq; direzionale comprensiva delle attività private di servizio 8mila mq; turistico-ricettiva 4.200 mq). Si rendono però più flessibili i lavori, che possono partire contestualmente, compresi quelli per lo svincolo autostradale e si specifica che lo stadio può essere di proprietà privata, consentendo quindi, a variante approvata, di vendere l’area.

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