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La nuova formula Commisso è 2+2. Centro sportivo in due anni, stadio in 47 mesi, contando che il primo se n’è già andato e che la Fiorentina dovrà giocare nel nuovo impianto, ammesso che si faccia, a settembre 2023, scrive stamani La Nazione. Condizioni precise, quelle che il patron della Fiorentina impartisce per la fattibilità del nuovo stadio a Novoli: prezzo giusto per l’acquisto dei 15 ettari nell’area Mercafir e rispetto dei tempi. Due paletti che non si possono aggirare. Già. Ma qual è il prezzo giusto? «Zero», è la risposta a bruciapelo. Una provocazione, ovvio. Rocco Commisso è consapevole che non sarebbe possibile acquistare il terreno a costo zero, ma tiene a precisare che chi fa un investimento sulla città – che il presidente viola definisce «il più grande della storia di Firenze» (tra l’acquisto del club, la sponsorizzazione di Mediacom, il centro sportivo e lo stadio si arriva a 450-500 milioni) – dovrebbe ricevere un incentivo.
Così, almeno, succede negli Stati Uniti. Ma qui? Per Commisso il prezzo giusto sono i 400mila euro a ettaro pagati per «il terreno vergine» di Bagno a Ripoli. Vale a dire, facendo una moltiplicazione, che i 15 ettari dell’area Mercafir non dovrebbero costare più di 6 milioni di euro, facciamo pure 7 per essere di manica larga. Altrimenti? «Se il prezzo non è giusto e se non vengono rispettati i tempi, lo stadio alla Mercafir non si fa». Lo dice subito Commisso. E lo ha già detto al sindaco Dario Nardella, fa presente.
Mentre da Palazzo Vecchio, sull’argomento, arriva un «no comment». E si continua a lavorare con la task force dedicata al progetto stadio con le modalità comunicate a Commisso nell’incontro del 25 ottobre. Eppure il prezzo per la vendita del terreno pubblico del Comune non lo fa certo il sindaco. Saranno i periti del tribunale a stabilirne il valore. Diversamente la Corte dei Conti avrebbe già materiale su cui lavorare. Possibile che ci si avvicini alla cifra valutata come «prezzo giusto» dal presidente della Fiorentina? A Castello Toscana Aeroporti, se si arriverà alle condizioni per il rogito, pagherà a Unipol 75 milioni per circa 120 ettari, ovvero circa 600mila euro a ettaro. Il terreno è prossimo a quello di Novoli ma con meno servizi e più vincoli, quelli aeroportuali.
 
												
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																							 
																							 
																							 
																							 
									 
									 
									 
									 
														 
														 
														
Di
Redazione LaViola.it