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Mencucci: “Le cose migliori venute quando tutti remavano da stessa parte. Bielsa? Un genio”
L’ex dirigente viola Sandro Mencucci: “Le cose migliori sono state fatte quando tutti remavano da stessa parte. Bielsa? Un genio”
Parla così l’ex dirigente della Fiorentina, oggi al Leeds, Sandro Mencucci a Radio Bruno: “Sentivo il bisogno di andare a lavorare altrove, non mi vedevo in un altro club in Italia che non fosse la Fiorentina. Il Leeds è stata una grande opportunità, mi è sempre piaciuta come piazza, che mi ricorda molto Firenze. Entrare in questo stadio è come entrare al Franchi, dà una carica enorme alla squadra. Per fortuna dal prossimo turno apriranno, anche se solo a 10 mila tifosi, lo stadio, che da noi è sempre soldout e con un tifo caldissimo. Come a Firenze. Vedo tante somiglianze Leeds-Fiorentina”.
STADIO. “Io sono sempre rimasto molto affascinato al Franchi. E’ storico, ed è avvolgente. Io ci sono molto legato. Chiaro che farlo su un terreno in cui non c’è niente e rifare un impianto come è il Franchi, son cose completamente differente. Capisco perfettamente i dubbi di Commisso su questa situazione. Bisogna vedere cosa e come sorgerà tutto il complesso intorno, le attività commerciali, i ricavi, i parcheggi, etc etc. Se non aumentano i ricavi, è inutile. Oggi a maggior ragione”.
BIELSA. “Lo chiamano Loco, ma lo definirei genio. Forse perché è molto meticoloso, e passa ore a studiare la tattica. Ma per me è un genio, ha fatto migliorare in maniera enorme tantissimi giocatori qui al Leeds. Con lui, però, non puoi sgarrare. Devi dare tutto, in allenamento, e non sgarrare in niente. Se non sei pienamente in forma non giochi. Ma è davvero un grandissimo allenatore”. Prandelli? “Mi è dispiaciuto vedere come è finita con Cesare, ma comunque Iachini si è difeso bene”.
DELLA VALLE-COMMISSO. “Quando arrivi da un mondo diverso paghi uno scotto, è sempre così. Mi ricordo quando in C2, coi Della Valle, abbiamo dovuto esonerare il tecnico, spendere diversi soldi in più del previsto per fare una C2 importante e risalire le categorie. Commisso non lo conosco, ma a vederlo da fuori mi pare normale che debba pagare questo noviziato. Non sempre si riesce subito a fare grandi cose. Si deve un po’ aspettare, è giusto così. Noi fiorentini, le abbiamo sempre fatte quando tutti remavamo dalla prima parte. E intendo tutti: cittadini, istituzioni, tifosi, giornalisti, dirigenti. Solo quando c’è unione tra tutte le parti si va oltre i propri limiti. Ho visto diatribe, litigi anche con i giornalisti. Tutti facciamo errori, ma se non c’è questa unità non arrivano i risultati. Ho molto apprezzato quanto sta facendo col centro sportivo, in una zona in cui tra l’altro avevo suggerito ai Della Valle di farlo, a Bagno a Ripoli”.
Vlahovic? “Un giocatore straordinario, lo portammo a Firenze all’inizio della sua carriera. E’ sempre stato umile, quando giocava in Primavera, si allenava in prima squadra ma restando umile facendo il suo dovere giocando con i più piccoli. E’ normale che ci siano tante pretendenti, ha fatto un percorso di crescita davvero importante”.