Meluso: “Saponara talento puro. Italiano con Vlahovic e Torreira avrebbe lottato per il 4° posto”

Le parole dell’ex dirigente dello Spezia: “Saponara ora ha capito una cosa, ha consapevolezza. Bravo Italiano nonostante la Fiorentina non sia migliorata dal mercato”

Mauro Meluso, ex dirigente dello Spezia, ha parlato così a Radio Bruno di Saponara e Italiano. “Saponara via da Firenze? Sarebbe un peccato per il nostro calcio, per il nostro campionato. È un giocatore che regala delle perle che, se le avessero fatte Maradona o Platini, avrebbero avuto celebrazione più ampia. Ho avuto Saponara a Lecce e poi allo Spezia, con Italiano, fu determinante per la salvezza. Ci regalò grandi giocate, si integrò benissimo nel gruppo quando arrivò a gennaio. Fu determinante con il suo modo di giocare. Il fatto di aver trovato Italiano sulla sua strada lo ha rigenerato. È un ragazzo d’oro, per bene, ma nella sua ascesa dall’Empoli al Milan gli mancava qualche esperienza che solo un allenatore preparato, duro e coerente come Italiano ti può dare. Questo incontro lo ha maturato e gli ha dato consapevolezza del suo ruolo. Oggi anche da subentrante diventa determinante perché ha preso consapevolezza che gli obiettivi si raggiungono quando si ragiona con il ‘noi’ e mai con l”io’. E nel nostro sport l’unico che poteva dire ‘io’ era Maradona”.

TALENTO. “Saponara può fare anche la mezz’ala, ti può regalare la superiorità numerica saltando l’uomo. È pieno di talento, di inventiva. Italiano l’ha sfruttato bene. Se fosse maturato prima avrebbe avuto più successo al Milan. Lui ha un talento pazzesco, ricorderete il gol in Coppa Italia con lo Spezia contro la Roma. Un ‘cucchiaio’ alla Totti nel tempio di Totti. Una cosa straordinaria. Ha un talento puro”.

ITALIANO. “Ho scritto un messaggio a Italiano prima delle due finali: ‘Comunque vada sarà un successo’. Non bisogna perdere di vista la realtà delle cose. Negli ultimi anni la Fiorentina aveva lottato per non retrocedere, non me ne vogliano Iachini e Prandelli che sono ottimi allenatori. In poco tempo una squadra che aveva avuto difficoltà è riuscita ad ambire a qualcosa di importante. Rispetto ai primi 6 mesi della scorsa stagione la Fiorentina non è uscita dal mercato migliorata: c’erano Vlahovic, Torreira, Odriozola. Italiano è stato molto abile e capace a far crescere e amalgamare giocatori che inizialmente non avevano le potenzialità che oggi hanno. Questo ha fatto perdere un po’ di tempo, magari la Fiorentina avrebbe lottato per il 4° posto”.