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Meloni: “Martinelli già maturo, Fortini e Amatucci cresciuti bene. Rubino ha un talento puro”

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“Tommaso Martinelli esordì in Primavera in anticipo, Fortini è maturato a Castellammare, Amatucci ricorda Pizarro, Rubino ha qualità trasmesse dal padre”, detto l’ex collaboratore

Luca Meloni, che per anni ha collaborato con il settore giovanile viola, ha raccontato a Lady Radio: “Martinelli già mostrava segnali di grande maturità: si trovava in un ambiente favorevole, con alle spalle una famiglia solida e un forte senso di appartenenza alla Fiorentina. Spesso lo si vedeva aiutare i compagni più grandi, e se non sbaglio, ha esordito in Primavera con un anno di anticipo. Tre anni in più rispetto a De Gea? Dipende dai singoli percorsi. Tommaso ha solo 19 anni e margini importanti su cui lavorare.

FORTINI. Niccolò ha compiuto un bel percorso di crescita. Chi lo ha seguito da vicino ha potuto coglierne fin da subito le qualità che poi ha saputo mettere in mostra. A mio avviso, l’esperienza in prestito alla Juve Stabia, a Castellammare, in un contesto impegnativo e pieno di pressioni, gli è servita molto.”

AMATUCCI. Lorenzo, per me, ricordava un giovane Pizarro: sempre calmo nella gestione del pallone. Peccato per il finale sfortunato a Salerno, ma anche quella è stata un’opportunità formativa significativa. Secondo me dovrebbe affinare un po’ la rapidità nel gioco. Ho letto che la Carrarese sarebbe interessata, vedremo come andrà. Senza fare nomi, ci sono stati giocatori di passaggio a Firenze che non hanno lasciato traccia: tanto vale allora investire nei ragazzi del vivaio.”

RUBINO. Un talento puro, con le qualità trasmesse dal padre. Non è un classico numero nove, ma in un gioco a palla bassa può fare la differenza sulla trequarti o anche sugli esterni. Non è il tipo che trascina il pallone a lungo, ma ha una visione della porta eccezionale e tante qualità tecniche.”

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