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Meli: “Vogliamo vincere tutto. Idolo? CR7. Bigica 12° uomo, Pioli…”

Il talento della Primavera si racconta, tra gli obiettivi stagionali, quelli personali ed il rapporto con i mister Bigica e Pioli

Marco Meli, centrocampista della Fiorentina Primavera, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Radio Bruno. Queste le sue dichiarazioni: “Domenica c’è una partita importantissima contro la prima in classifica, l’Atalanta. Ma noi non siamo da meno: cercheremo di portare a casa i tre punti per agganciare il primo posto, che è il nostro obiettivo fin dall’inizio dell’anno. Sarebbe bello vedere tanta gente al Bozzi domenica per darci grande carica e festeggiare insieme a loro se vinciamo la partita con l’Atalanta”.

Dove devo crescere? Devo migliorare in fase difensiva, aiutare di più i compagni. Quest’anno sto facendo un ruolo diverso, con il lavoro cercherò di migliorarmi. Tre fronti aperti, c’è un trofeo a cui tengo di più? Puntiamo a tutti e tre i trofei: sia campionato che Coppa Italia che il Torneo di Viareggio. Quello a cui tengo di più è lo Scudetto, sono due anni di fila che perdiamo la finale contro l’Inter. Vogliamo vincere”.

Bigica? È come se fosse il dodicesimo uomo in campo. Ci dà una carica clamorosa, abbiamo questo atteggiamento grazie a lui. Ci offre grande carica e autostima, lo ringraziamo perché ci sta dando tantissimo. Pioli? È un gran mister, durante i ritiri a Moena mi ha sempre dato tanti consigli giusti. Mi trovo molto bene. Complimenti di Pioli a Moena? Ero molto emozionato, ringrazio il mister per le parole. Io cerco di dare sempre il massimo, poi vediamo sul campo. Proverò a giocarmi le mie carte qui alla Fiorentina, spero di restare a Firenze il prossimo anno. Convocazione in prima squadra e esordio? È il mio sogno, spero che da qui a fine anno possa capitare”.

Mio modello? Cristiano Ronaldo. È il mio idolo sin da piccolo, soprattutto per la sua mentalità. Appena ho sentito che arrivava alla Juve ho pensato fosse una buona cosa, più che altro per il calcio italiano. Si vede dagli stadi pieni. Fascia di capitano? Quando ho indossato la fascia è sempre stata una grande emozione, cerco di onorarla sempre. Astori? I suoi consigli li terrò sempre dentro di me. Al primo ritiro disse che per questa maglia dovevo sempre dare il massimo e poi le cose sarebbero venute da sole. Davide manca molto in quest’ambiente. Montiel e Vlahovic? Quando scendono dalla prima squadra danno sempre una grossa mano, con la testa giusta. Ci troviamo bene tutti con loro. In campo si percepisce che si allenano con la prima squadra”.  

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