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Maturità Vlahovic: da Prandelli a Iachini continua a trascinare i viola. Il 36% dei gol passa da lui
Dusan è arrivato a quota 13 reti in campionato: è sempre più la luce della Fiorentina verso la salvezza. Solo tre giocatori hanno un peso specifico maggiore
C’era curiosità nel vedere l’impatto di Vlahovic con il nuovo-vecchio tecnico Iachini. Quell’allenatore che gli aveva dato sì fiducia, ma che in realtà nelle prime partite di questa stagione lo aveva alternato sempre con Kouame e Cutrone (era partito in panchina 4 volte nelle prime 7 gare). Del resto, per un giovane di 21 anni, perdere un ‘mentore’ come Prandelli, colui che gli aveva dato senza esitazioni la maglia da titolare fisso, poteva rappresentare una mancanza di certezze. E invece… Dusan è ripartito alla grande. Anzi, ha continuato la sua ascesa. Una parabola ascendente che pare inarrestabile.
ANCHE CON BEPPE. Tredici gol e 2 assist in 28 partite di campionato. Dopo gli 11 segnati con Prandelli, ieri a Marassi è arrivato il 2° con Iachini (dopo quello con la Samp alla 3° di campionato). Un mancino ad incrociare che è esploso con una naturalezza che fa capire come il giovane classe 2000 sia sempre più consapevole dei propri mezzi. Fisici e tecnici. Lontano parente di quel ‘diamante grezzo’ che ad inizio stagione faceva fatica a tener su il pallone. Ad aiutare la squadra.
MATURITA’. E contro il Genoa, al di là del gol, bello e pesantissimo, ha impreziosito la sua prova con una prestazione di grinta e carattere. Tra i primi a spronare la squadra dopo il rosso a Ribery, è rimasto nella ripresa spesso da solo là davanti. Ma non si è scoraggiato. Anzi. Si è messo a lottare contro tutto e tutti. Tenendo palloni, guadagnando falli. Un lavoro preziosissimo, con la squadra di Ballardini che provava a schiacciare la Fiorentina. Qui si vede la maturità di un ragazzo che sta capendo di saper essere importante nelle due fasi di gioco.
LA STIMA DI BEPPE. “Vlahovic l’anno scorso ha fatto 6-7 gol senza rigori. Quest’anno ne sta facendo di più e sta migliorando il suo score, anche con i rigori: ne sono felice“, aveva detto alla vigilia Iachini, su chi gli chiedeva dell’esplosione di Dusan con Prandelli. “Vorrei ricordare che, quando a inizio stagione mi parlavano dell’arrivo di una punta, dicevo che Vlahovic fosse incedibile e che potesse far vedere grandi cose. Lo stesso dopo la trasferta di Milano con l’Inter, quando Dusan è entrato e ha avuto la palla del 4-2 che non è andata a buon fine, per poi entrare in negativo sull’episodio finale. Ci sono state tante critiche nei suoi confronti dopo quella gara, io l’ho fatto giocare titolare la partita dopo. Questo fa capire quel che penso di lui: a inizio campionato quest’anno non abbiamo potuto fare la preparazione, Kouame era più brillante perché è più leggero e Dusan aveva bisogno di più lavoro. Basta dire questo per far capire la stima che ho di Vlahovic”.
PESO SPECIFICO. Insomma, Beppe non ha potuto far altro che ripartire da Vlahovic. E Dusan ha risposto alla grande. Dei 36 gol totali segnati dalla Fiorentina, ben 13 vengono dal centravanti serbo: da solo vale il 36,1% del rendimento offensivo viola. Solo Joao Pedro (41,9%), Ronaldo e Simy (entrambi 42,9%) hanno un peso specifico maggiore per le loro squadre.