Al Bozzi è stata recuperata la partita interrotta dal malore del giocatore, poi tragicamente morto il giorno successivo a Careggi
In una giornata di calcio, il pallone diventa una mera appendice di un evento che si trasforma in una commovente celebrazione della vita e dell’amicizia. Lanciotto Campi e Castelfiorentino United si sono ritrovate questo pomeriggio sul terreno di gioco, ma non per continuare una partita interrotta, bensì per onorare la memoria di Mattia Giani, il giovane giocatore tragicamente scomparso settimana scorsa.
Il giorno del recupero della partita si apre con un sentimento di sgomento e tristezza. Il cronometro dell’arbitro, immobile al 14′ del primo tempo, diventa un simbolo del momento in cui tutto è cambiato. Mattia Giani, colpito da un malore fatale, ha lasciato un vuoto incolmabile nel cuore di coloro che lo conoscevano. Il campo di gioco originale diventa un luogo impraticabile, impregnato di tristezza e rimorsi. In un gesto di rispetto e compassione, la partita viene spostata allo stadio Bozzi, dove il silenzio avvolge il campo interrotto solo dal coro struggente “Mattia sempre con noi“. Prima del fischio d’inizio, un minuto di raccoglimento avvolge i presenti in un manto di silenzio rispettoso.
Sulle tribune, una cinquantina di persone si riuniscono, non solo per assistere a una partita, ma per commemorare un giovane talento spezzato troppo presto. Tra loro ci sono parenti, amici e compagni di squadra, uniti nel ricordo di Mattia. La partita stessa diventa un’occasione per condividere il dolore e l’affetto perduto.
I giocatori scendono in campo con il cuore pesante, consapevoli che quel giorno non si tratta solo di calcio. Pieracci, indossando la maglia numero 10, porta con sé il peso di un’amicizia spezzata troppo presto. Anche i giocatori e i dirigenti del Castelfiorentino indossano simbolicamente il numero dieci, mentre sul petto portano la foto di Mattia e la frase “Mattia sempre con noi“, un richiamo costante al ricordo di un giovane talento e di un amico perduto. In mezzo al dolore e alla tristezza, il calcio diventa uno strumento di consolazione e di unione. La partita stessa perde di importanza di fronte alla forza dell’amicizia e della solidarietà manifestata in quel momento di grande dolore. E mentre il pallone rotola sul campo, i cuori pesanti si uniscono nel ricordo di un ragazzo che sarà per sempre nei loro pensieri e nei loro cuori.
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Redazione LaViola.it