«Vendere Kalinic a gennaio per 40 milioni sarebbe come andare dal nemico con le mani in alto e consegnare la resa. La stagione della Fiorentina finirebbe quasi in quel momento». Il procuratore sportivo Giocondo Martorelli, utilizza questa metafora al Corriere Fiorentino per esprimere la propria opinione sul caso del bomber: «Il croato è l’unico calciatore davvero fondamentale per Sousa — continua — per venderlo dovresti già avere un’alternativa valida in mano, un attaccante pronto subito e la Fiorentina non ce l’ha. Anche perchè per trovare un giocatore di pari livello Corvino dovrebbe spendere 25-30 milioni, sono questi i prezzi per un giocatore così.
E poi vorrei aggiungere una cosa: Kalinic non si deve far ingolosire dai soldi, il mercato cinese è imprevedibile e i recenti esempi lo dimostrano. Nikola avrà il tempo per andare in campionati così ricchi e poco competitivi. Sono certo che tra 2-3 anni riceverà altre offerte simili a quella del Tianjin Quanjian. Adesso lui è nella parabola ascendente della carriera, può vincere in squadre europee molto più ambiziose della Fiorentina prima di andare in Cina e decidere di sparire dal calcio che conta. Carlos Tevez (vicino alla firma con lo Shanghai Shenhua, 80 milioni di ingaggio in due anni, ndr ) per fare un nome, ha già vinto tanto ed è nella fase discendente della carriera, ma per Kalinic è diverso».
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Redazione LaViola.it