Le dichiarazioni del giovane portiere viola sul suo percorso dalle giovanili alla Prima Squadra
Il portiere della Fiorentina, Tommaso Martinelli ha parlato al canale ufficiale viola: “Quest’anno non immaginavo neanche di partire titolare in Primavera. È successo tutto così veloce. Poi è arrivata la prima convocazione in Serie A e quella di Mancini in Nazionale. Quest’anno sta andando tutto bene. Quando sono stato convocato per la prima volta in Prima Squadra, dopo aver ricevuto il messaggio dall’organizzatore sono scoppiato dalla gioia e ho chiamato i miei amici più stretti. Prima di quella convocazione ero tentato di fare l’abbonamento in Curva, ma poi è arrivata la chiamata e non l’ho fatto. Della Prima Squadra sono legato al preparatore Benassi che avevo già da due anni, ma sono veramente un grandissimo gruppo. Rosati mi disse che potevo essere suo figlio, quella frase la porto con me. La Supercoppa vinta a Monza è stata un’emozione idnescrivibile. Del gruppo della Primavera sono molto legato a Lucchesi, Viginai e Tognetti, mentre con Rubino esco anche per Firenze, ci conosciamo da 9 anni”.
FAMIGLIA. “La passione per il calcio me l’ha trasmessa il mio babbo e mio fratello, chi mi ha fatto innamorare del ruolo di portiere è stato il mio primo preparatore: lui ormai non c’è più ma mi sono fatto un tatuaggio e me lo porto sempre dentro”.
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Redazione LaViola.it