Il ds dell’Udinese rivela: “Dovremo rifare il centrocampo, anche Mandragora nel mirino delle big”. Poi sui contratti: “Il primo che non rinnova…”
Pierpaolo Marino, direttore sportivo dell’Udinese, parla così della difficoltà di prolungare i contratti dei giocatori oltre il 30 giugno: «La paura mia da dirigente è che ci stiamo preoccupando di questa stagione, ma dovremmo preoccuparci anche della prossima. Se non dovesse partire a pieno regime, lì davvero potremmo arrivare al crac di alcune società di calcio. Per quanto ingenti, i danni di un mancato finale di questo campionato saranno riparabili nel tempo». Così dice a Tutti Convocati su Radio 24, come riporta il Sole 24 Ore.
LEGA. «La Lega è compatta, confermo, tutti vogliamo riprendere. Anche l’Udinese chiede rispetto delle tutele del personale, assolutamente noi vorremmo essere in campo prima possibile. Uefa e Fifa? Mi fido poco dei dirigenti internazionali, fino ad ora hanno detto la qualunque, hanno difeso gli Europei, hanno difeso le Coppe, hanno fatto giocare Atalanta-Valencia che sappiamo che partita è stata e che cosa ha causato per il dolore di tutti in Spagna e Italia, un nefasto contributo alla diffusione della pandemia».
CONTRATTI. «Due settimane fa Uefa e Fifa hanno sostenuto che in contratti erano prorogabili d’autorità, salvo poi fare marcia indietro. Già avvocati di Premier League, così come ora si sta rendendo conto anche l’Uefa, hanno sentenziato che la prorogabilità obbligata da parte di enti sportivi dei contratti a giocatori, tecnici e protagonisti del movimento non è possibile, non si riuscirà a rimuovere questo ostacolo legale perché i contenziosi saranno tanti, il primo giocatore che non rinnova farà saltare il banco e le trattative sono singole, non di categoria. In più ci sono i giocatori in prestito che a giugno devono tornare alle società di origine».
DE PAUL. Alla Gazzetta dello Sport, poi aggiunge: «Ripartire? Appena tutto sarà in sicurezza sì. Pensiamo a finire questo campionato, ma pure a iniziare bene il prossimo». Nel prossimo mercato dovrete cambiare molto, tra Mandragora, De Paul, Musso e altri che sono richiestissimi? «E anche Okaka, perché è un calciatore particolare che in attacco ha tanto peso. Dovremo rifare il centrocampo, questo sì. Mandragora è cercato da tante big, De Paul, che è un campione in tutti i sensi, e Fofana possono partire. Pescheremo più all’estero, gli ingaggi degli italiani sono alti».
Di
Redazione LaViola.it