L’esperto direttore sportivo, oggi all’Udinese, ha parlato dell’argentino che piace anche ai viola e anche della lotta salvezza
Pierpaolo Marino ha sempre un punto di vista interessante sul calcio, raramente galleggia sulle banalità, più facile vederlo nuotare controcorrente. A La Gazzetta dello Sport ha parlato sia del futuro di De Paul sia della Fiorentina in chiave lotta salvezza.
Direttore, togliamoci subito il dente: dove va De Paul?
“A gennaio da nessuna parte. Resta senza dubbio con noi. Poi quest’estate vedremo, ci sarà la Coppa America, poi se ne discuterà“.
Ma molte squadre sono interessate, vero?
“Certo, ma finora quelli interessati non si sono neanche avvicinati alla quotazione, anzi sono scappati davanti al prezzo (ride). Scherzi a parte, non voglio dire una cifra, perché non sarebbe affatto logico visto che De Paul non è in vendita“.
E’ il momento giusto o quello sbagliato per affrontare la Juventus?
“Se è giusto o sbagliato lo capisci sempre dopo il risultato (ride). Diciamo che da come si è sviluppata la storia della loro stagione, vengono da una situazione analoga alla nostra, con le dovute proporzioni la loro sconfitta con la Fiorentina è stata una mazzata simile alla nostra contro il Benevento. Uno stop che arriva al culmine di una serie di prestazioni importanti. In questo senso, direi che affrontare una Juventus arrabbiata e smaniosa di rivincita non è mai il massimo, ma anche l’Udinese sarà arrabbiata e vogliosa di cancellare il Benevento“.
Fiorentina, Torino e Genoa: tre società storiche che lottano per la salvezza, chi rischia di più?
“Nessuna. Perché in realtà il fondo della classifica di Serie A va guardato a febbraio-marzo. Oggi una vittoria in più o in meno fa balzare dal quart’ultimo posto al dodicesimo, insomma mi sembrano situazioni facilmente rimediabili. Più avanti bisognerà stare più attenti perché le matricole quest’anno si stanno comportando molto bene e se qualcuna guadagna la salvezza prima della bagarre finale, allora la situazione diventa difficile“.
Di
Redazione LaViola.it