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Intervista alla Gazzetta dello Sport per Claudio Marchisio, ex centrocampista di Juve e Zenit. Si parla anche del paragone con Castrovilli: «Se mi assomiglia? Forse sì. È partito molto bene, è al primo campionato importante, si è presentato in una squadra in cui ha comunque delle difficoltà, ma lui è riuscito a esprimersi nel migliore dei modi. Ho sempre amato i giocatori duttili. Il primo consiglio che mi diede mio padre da bambino fu: “Tutto ciò che fai ora col destro, subito dopo lo fai col sinistro”. Io all’inizio col mancino inciampavo sul pallone, non ero in grado. Lui mi spiegò: “Devi farlo, perché la percentuale dei giocatori che sanno usare tutti e due i piedi è veramente limitata e tu devi entrare in quella”. E questo vale anche per i ruoli, nel calcio moderno bisogna saper fare più ruoli. Fino a un certo punto me lo rimproveravano, ma poi è diventata una qualità importante, perché mi dava la possibilità di giocare, in vari ruoli, più partite. Castrovilli è uno di questi giocatori di centrocampo duttili, come Barella, che mi piace molto».
 
												
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																							 
																							 
																							 
									 
									 
									 
									 
														 
														 
														
Di
Redazione LaViola.it