“La vita di Hamrin è un bell’esempio non solo come campione in campo ma anche di opera attaccamento alla città”, ha detto il senatore
Il senatore di Fratelli d’Italia, e grande tifoso viola, Paolo Marcheschi ha voluto omaggiare Kurt Hamrin fuori dalla camera ardente a lui dedicata. Queste le sue parole, raccolte da LaViola.it: “Ho un caro ricordo di Kurt e della sua famiglia. Io sono un po’ troppo giovane per averlo potuto apprezzare come bomber, ma ho letto e ho visto parecchie immagini di repertorio. Ero e sono molto amico di suo figlio maschio, con il quale ho imparato a giocare a pallone anche grazie un po’ agli insegnamenti di un grande campione come Kurt. Di lui ho simpatico ricordo che porto con me: una volta, quando eravamo veramente piccoli, facemmo una gara di rigori a Coverciano. Lui colpì il palo al primo rigore e ovviamente il figlio lo prese in giro. Lui di risposta colpì il palo altre sette volte consecutive. Era di poche parole ma molti fatti.
E devo dire che è stato un modello oltre che in campo anche per il suo attaccamento a Firenze, dove ha vissuto fino alla sua scomparsa e dove tutt’ora vive la sua famiglia. È stato molto bello vedere questo campione richiesto e ottenuto da squadre più blasonate della Fiorentina dell’epoca (anche se andrò via l’anno prima del dello scudetto quindi se fosse rimasto magari avrebbe vinto lo scudetto con noi) ma che non ha mai dimenticato le proprie radici e le proprie passioni e che decise di tornare qui a vivere. La sua vita è un bell’esempio non solo come campione in campo ma anche di opera attaccamento alla città. Insomma è stato grande persona oltre che un grande campione“.

Di
Andrea Guida