L’ormai ex team manager della Fiorentina, che ricomincia dalla Sampdoria, ha parlato della sua avventura a Firenze
Alberto Marangon, ex team manager della Fiorentina, ha parlato a Radio Bruno dopo la fine dell’avventura con i viola: “Ho passato 4 anni intensi a Firenze. Non posso dire bellissimi perché il ricordo della scomparsa di Davide rimarrà indelebile per tutti noi, specie per chi era presente quella mattina. Quell’episodio non può essere né rimosso né dimenticato. Poi ho vissuto sicuramente dei momenti bellissimi. Quel giorno di marzo rimarrà scolpito nella testa di ognuno di noi.
Figura a cui sono legato? Stefano Pioli. E’ la persona a cui Firenze deve dire maggiormente grazie e portarlo sempre nel cuore. La gestione che ha avuto di quella tragedia ha fatto in modo che la squadra ne uscisse in maniera più che decorosa sul lato sportivo. L’uomo Pioli che ho apprezzato in quei momenti è colui a cui mi sento maggiormente legato.
Un giocatore che mi ha stupito? Quando è arrivato Ribery, campione affermato, mi aspettavo un certo tipo di personaggio. Invece si è rivelato essere un ragazzo di un’umanità e di una generosità incredibile. Ma soprattutto ha sempre avuto grande voglia di mettersi a disposizione del gruppo. Era lui a spronare i più giovani a dare di più. E’ stato una piacevole scoperta. Lui è un top player non solo sul campo. Un altro giocatore che è meno apprezzato di quanto meriti è Pezzella. Parlo solo dal punto di vista caratteriale. Per la Fiorentina dà tutto. Ha giocato con problemi fisici e non si è mai tirati indietro. E’ un guerriero. Io vorrei sempre avere giocatori come Pezzella nel gruppo”.
Di
Redazione LaViola.it