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Manto erboso del Franchi, qualche problema ma niente funghi. Condizioni sufficienti

Nuovo manto erboso Stadio Franchi

Non perfetto il terreno del Franchi nella partita di ieri: l’analisi su La Gazzetta dello Sport.

L’impatto scatenante è stato quello di Cosenza: sopralluogo fatto e, sabato scorso, non è stata disputata la gara contro il Verona. Campo non praticabile. A rischio incolumità. Non c’è campo insomma. Alzi la mano chi non ha detto che quei campi visti dalla tribuna o dalla televisione parevano malmessi, al limite della guardabilità: eppure in alcuni casi — Bologna e Firenze — pare solo questione cromatica. Belli no. Giocabili sì. Così scrive La Gazzetta dello Sport.

«Confermo — dice Giovanni Castelli, agronomo Lega dal ’91che è una questione visiva ma non sostanziale». Entriamo nel dettaglio: Bermuda (genere macroterma) e Loietto (microterma). Semplificando. «Su 38 stadi di A e B — dice Castelli — ben 14 hanno l’erba Bermuda, che è quella estiva e che veste i campi dell’Olimpico, di Napoli, Benevento, Crotone, Lecce, Palermo, Salerno ma anche Ferrara, Bologna, Firenze e Genova. La Loietto è invece invernale, erba microterma, viene immessa nelle città in cui ci si abbassa dai 20° in giù di temperatura. I due generi di erba vengono alternati ovviamente al cambio di stagione, serve quindi il tempo necessario per far sì che, per l’inverno, il genere Loietto abbia il sopravvento: in 7-8 giorni deve spuntare e in 15 dovrebbe già esserci una crescita di 2 centimetri. Perché i campi della Premier sono sempre perfetti? Perché “vestono” il genere Loietto: ma tutto questo è consono e naturale per il clima dell’Inghilterra».

I parametri della Lega per poter disputare una gara sono 3. «Il primo è chiamato anti-infortunistico, e non c’è nulla da aggiungere. Il secondo è prestazionale, ovvero si deve poter giocare bene, dal rimbalzo all’interazione biomeccanica fra superficie e giocatore. Il terzo è estetico». Per Bologna-Inter si sono viste macchie giallognole. Funghi? «Questione solo visiva, nessun fungo, né al Dall’Ara né al Franchi». A Firenze il prato è stato definito in condizioni sufficienti ma non ottime, con in più un po’ di terra che a volte svolazza. Nel capoluogo toscano, poi, ci si è messo un concerto (Rockin1000) oltre al caldo; a Bologna non c’è stato tempo per piantare il… vestito invernale perché sul Dall’Ara si è giocato sempre, Coppa Italia, Bologna-Spal, Spal-Parma, Bologna-Inter e venerdì sarà di scena Italia-Polonia. Mai una sosta: dopo il 7 settembre, quindi, verrà piantata l’erba Loietto. Per ora restano le macchie gialle ma i tre parametri di cui sopra non dovrebbero mancare per la Nazionale.

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