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Manovre a centrocampo: solo due certezze, tanti flop e i ‘correttivi’ dal mercato

Se il gioco spesso non è stato fluido, il problema è stato in mezzo al campo. La mediana viola ha segnato tanto, sì, ma in diversi hanno deluso.

C’era un problema (grosso) in attacco, e la Fiorentina ha operato tempestivamente andando a prendere Luis Muriel. Basterà per curare il mal di gol dei viola? Chissà, intanto però Pioli può contare su un giocatore potenzialmente importante, forse il meglio che si potesse prendere a gennaio specie se non si può andare oltre il prestito con diritto di riscatto. Dovrebbero partire Thereau, Eysseric, forse Pjaca. E così anche il nome di Gabbiadini potrebbe tornare buono a fine mercato. Ma intanto, i discorsi del mercato viola si spostano in mezzo al campo.

MANOVRE. Già, perché ripercorrendo la prima metà della stagione, è chiaro come in mezzo al campo siano passati tanti dei problemi della squadra di Pioli. Un gioco poco fluido, una manovra spesso lenta, la mancanza di un vero vice-Badelj. In estate si è puntato su Norgaard e soprattutto sull’arretramento di Veretout: il francese ha fatto il suo e anche di più, ma Pioli ha inevitabilmente perso la spinta di Jordan a metà campo. Sono mancati gli ‘strappi’, la corsa, la grinta di Veretout tra centrocampo e attacco, nel recupero palla nella trequarti avversaria: il francese ha garantito sì tanto equilibrio (anche grazie a lui la Fiorentina ha la 4° miglior difesa d’Italia), ma non ha potuto dare il suo apporto alla fase offensiva. E il danese, dopo mesi di naftalina, è stato ‘rispolverato’ solo a dicembre.

CERTEZZE E DELUSIONI. Veretout resta, con Benassi, di fatto l’unica certezza del centrocampo di Pioli. A livello di gol, il reparto ha fatto bene: 6 gol Benassi, 3 Veretout, 1 Gerson e Dabo. Un bel bottino. Ma a livello di gioco e prestazioni, la media complessiva è stata spesso insufficiente. In particolare è stato Gerson quello che ha maggiormente deluso: doveva fare la differenza in qualità a centrocampo, ma tante (troppe) volte è rimasto incartato in errori e giocate superficiali. Ha 21 anni sì, e quindi prospettive, ma l’attualità dice di un giocatore che anche nell’atteggiamento non ha dato quello che si sperava. Altro semi-flop è stato Edimilson Fernandes: ha giocato tanto (17 partite, di cui 12 da titolare), ma le gare sopra la sufficienza si contano sulle dita di una mano. C’erano meno aspettative sul suo conto, ma comunque non ha dato granché, nonostante l’ampio utilizzo.

PRESTITI E NON. Entrambi, sia Gerson che Edimilson, sono in prestito. Il brasiliano è in prestito secco dalla Roma, tanto che qualcuno ha avanzato l’ipotesi di un ritorno anticipato nella Capitale. Per lo svizzero invece ci sarebbe un diritto di riscatto intorno agli 8 milioni: difficile però, ad oggi, pensare ad una sua conferma a queste cifre. Sono invece di proprietà viola Norgaard e Dabo. E se il danese si è aperto un minimo spazio nel finire del 2018, il franco-burkinabe è un uomo-spogliatoio che però dà poche garanzie in campo a Pioli. Mai titolare, Dabo, con appena 93′ spalmati in 7 presenze, con un (bel) gol contro l’Empoli. Muscoli e sostanza, ma anche piedi e tempi di gioco non eccelsi lo rendono una riserva e poco più. Ha richieste in Francia, per Pioli non è un imprescindibile.

MERCATO. Sei giocatori per tre posti in mezzo, ma sole due certezze chiamate Veretout e Benassi. Il terzo titolare, più le alternative, non sono fin qui stati all’altezza. Per questo, la Fiorentina si guarda intorno sul mercato. Non con troppa fretta, perché a livello numerico Pioli è coperto. E anche perché servirebbe qualcuno qualitativamente in grado di alzare il livello, ed è probabile che qualche giocatore importante che non ha spazio si possa muovere solo a fine mercato. Il sogno resta Diawara, regista che sì farebbe fare un bel salto in avanti ai viola. Liberando, tra l’altro, Veretout come interno. Oppure Rog, mezz’ala importante rispetto al presente viola. Per entrambi però non si andrebbe oltre il prestito, questione che non è gradita al Napoli. E che in ogni caso darebbe poca prospettiva futura alla mediana viola.

Per il centrocampo piace anche Radoja (ma per giugno), è stato proposto Andreas Pereira, si monitora Viviani in uscita dalla Spal. Circolano anche i ‘soliti’ nomi di Zurkowski e Soucek, stranieri monitorati da tempo da Corvino ma che avrebbero bisogno di tempo per ambientarsi. Nel frattempo, Pioli lavora a Malta e studia alternative (anche tattiche) per modificare il centrocampo. Magari con il doppio mediano visto in un paio di occasioni, oppure con la promozione di Norgaard (non un fenomeno ma comunque mediano concreto e ‘pulito’) per avanzare Veretout. Saranno date, senz’altro, altre opportunità a Gerson ed Edimilson. Ma occhio al mercato…

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