Cinque gol a Marassi contro la Samp, Fiorentina ora nella ‘terra di mezzo’ della classifica. Da Duncan a Vlahovic: il tecnico vede giusto.
La Fiorentina scaccia via i timori, risorge, respinge l’assalto di chi, da dietro, iniziava a mettere una pressione forte e ricaccia a sei punti il Genoa, terzultimo. Un successo pieno, quello di ieri sulla Sampdoria. Un 1-5 rotondo, netto, quasi esagerato. Roba che non si vedeva da un po’. Una squadra cinica. Anzi, di più. Spietata. Tanto sprecona e incapace di sfruttare le occasioni in tante altre partite quanto, per una volta, letale. Così scrive il Corriere Fiorentino.
NEL MEZZO. La Fiorentina è ora tra le squadre di mezzo. Lontana sette punti dal sesto posto che varrebbe l’Europa e con un vantaggio di sei lunghezze sulla zona retrocessione. E in fondo questa è la Fiorentina. Una squadra non ancora pronta per pensare di avere chissà quali ambizioni ma nemmeno così brutta da rischiare la Serie B. D’ora in avanti però sarà bene trovare un minimo di continuità perché, con la schizofrenia del campionato, è un attimo ritrovarsi (di nuovo) con i piedi sull’orlo del precipizio.
SCELTE. Era una partita da vincere, per entrambe le squadre. Iachini ha deciso di cambiare, in tutti i reparti. Dentro Caceres per Igor in difesa, Duncan e Badelj in mezzo per Benassi e Pulgar, Vlahovic davanti e non Cutrone. Scelte azzeccate. Duncan ha portato quantità, è vero, sostanza, ma non solo. La sensazione infatti è che sia un giocatore sempre dentro alla partita, e con una qualità nel palleggio che offre alla Fiorentina soluzioni (preziose) alternative. Per non parlare di Vlahovic, là davanti. Due gol, ma non solo. Anche l’autogol dello 0-1 è farina del suo sacco.
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Redazione LaViola.it