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Mandragora inguaia la Juventus: una carta segreta per il suo passaggio all’Udinese

Mandragora

Continuano ad uscire dettagli intorno al sistema Juventus che è stato smascherato nei mesi precedenti: stavolta nel mirino il centrocampista viola

Per i pm Marco Gianoglio, Mario Bendoni e Ciro Santoriello ci sarebbero delle “side letter” sottoscritte solo dalla Juventus dietro ai famosi “impegni morali” di cui parlò l’ex ds Paratici. Nel mirino è finita così la “girandola” di Rolando Mandragora. Il centrocampista a luglio 2018, dopo due anni alla Juve, era stato acquistato per 20 milioni dall’Udinese. Fruttando una plusvalenza di 13,7 milioni. Scrive la Repubblica.

Il 23 giugno il calciatore si era infortunato a un ginocchio, e il 3 ottobre era stato ricomprato a un prezzo di 10 milioni più 6 di bonus dalla Juve. Che lo aveva lasciato però in prestito al club friulano. Per riprenderlo la Juve aveva esercitato poi un’opzione di riacquisto, la cosiddetta “recompra”, norma che permette di inserire a bilancio la plusvalenza. La procura sospetta però che si trattasse di un obbligo di riacquisto mascherato dalla Juventus. Che avrebbe dovuto riacquistarlo a 26 milioni, e che non sarebbe quindi nemmeno stato del tutto onorato.

In procura sono stati ascoltati come testimoni Mandragora, suo padre (come agente), e ieri anche il vicepresidente dell’Udinese Stefano Campoccia. Indicato tra coloro che avrebbero partecipato alla famosa cena con Gravina organizzata da Andrea Agnelli. I pm venerdì scorso hanno anche cercato conferme da Maurizio Lombardo, dirigente della Roma. Che, nel passato alla Juventus, si era occupato dei contratti di cessione dei calciatori.

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