Editoriali

Mandragora, Dodo, Kean: tra ritiro e clausole, una settimana per la verità

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I tre casi di inizio estate, una svolta prima della partenza della preparazione. E Pioli studia la sua Fiorentina

E’ solo inizio luglio, ma nel giro di una settimana il mercato della Fiorentina potrebbe vivere una svolta importante. Tre giocatori cruciali, tre casi che potrebbero essere risolti, in un senso o nell’altro, nel giro dei prossimi sette giorni. Termine non banale: il 15 luglio scade la clausola da 52 milioni di Moise Kean, il giorno prima la Fiorentina si ritrova al Viola Park per l’inizio del ritiro.

INCONTRO. E se nel giro di ore è attesa l’ufficialità di Edin Dzeko, con Stefano Pioli che arriverà a Firenze entro un paio di giorni, è proprio l’avvicinarsi del ritrovo a Bagno a Ripoli che rappresenta il primo snodo importante per tre casi che stanno caratterizzando l’inizio del mercato. In questa settimana è previsto intanto un incontro tra la società e il procuratore di Rolando Mandragora. La situazione è nota: contratto in scadenza tra un anno, opzione per la stagione successiva al verificarsi di determinate condizioni. Per la Fiorentina il numero 8 è uno dei leader, in campo e fuori, di questa squadra. Per Mandragora il legame con Firenze è fortissimo, sente davvero qualcosa di speciale quando scende in campo con la maglia viola. Ma con il suo entourage spinge per un rinnovo, a cifre magari più alte per capitalizzare un’ultima stagione da 9 gol e 6 assist. Dalla Spagna c’è il Betis che insiste fiutando l’affare, dai discorsi con gli intermediari è emersa, secondo fonti spagnole, una richiesta di ingaggio da 2 milioni di euro. Cifre importanti, rispetto al milione e 600mila euro circa che guadagna attualmente. La sensazione è che un punto fermo possa essere messo proprio prima del ritrovo al Viola Park, ma uno strappo tra le parti è difficilmente prevedibile ad ora.

PRIMA DEL RITIRO. Rapporti ben più freddi invece tra la Fiorentina e Dodo. Anche qui storia che si trascina da diverse settimane, per un giocatore in scadenza tra due anni e sondato da diversi club di prima fascia negli ultimi mesi (si parlava anche di Barcellona e Liverpool a suo tempo). La società viola, a detta anche di Pradè, non giudicava la situazione del brasiliano una priorità, ma è chiaro che partire in ritiro con un giocatore non convinto al 100% (specie uno come Dodo, che lascia trasparire sempre ogni sensazione con la sua esuberanza) non sarebbe il massimo. Anche se l’incontro diretto tra il giocatore e i dirigenti potrebbe aiutare, come è successo spesso in questi casi, a diradare le tensioni. La novità degli ultimi giorni è che oltre al Milan anche Juve e soprattutto Inter si sarebbero avvicinate all’entourage di Dodo. La Fiorentina per meno di 25 milioni non si siede a parlarne, attenzione ai nerazzurri… sempre nel giro di una settimana. Perché il 15 luglio scade la clausola da 25 milioni di Dumfries, che a sua volta è nel mirino di Barcellona e Manchester City.

LA CLAUSOLA… MA TUTTI FERMI. Una clausola in stile Kean, insomma. E qui veniamo alla ‘grande partita’ dell’estate viola. Siamo a metà dei 15 giorni di attivazione della clausola, ad oggi nessuno è uscito allo scoperto. Sondaggi sì, qualche pourparler, ma niente di concreto. A parte la proposta dell’Al-Qadsiah che però non ha mai trovato grandi aperture da parte di Moise. L’attaccante viola non sta spingendo per andarsene, è in attesa di capire se qualche società di primissimo livello è disposta a prenderlo e a dargli un ruolo centrale in formazione. Come vi raccontiamo però da tempo la situazione in Italia e in Europa è ancora bloccata, il grande giro di centravanti deve ancora partire. Il Napoli ha grandi difficoltà a far abbassare i prezzi di Nunez e Lucca, si è informato su Kean ma come spalla di Lukaku. E prima vorrebbe cedere Osimhen. Il Milan (anche perché i rapporti con Allegri sono stati decisamente controversi negli anni) sta guardando altrove, si era parlato di possibilità Inter in caso di partenza di Thuram ma ad ora il francese non è in uscita. Il Manchester United è sempre interessato, ma sta spendendo molto per altri giocatori e deve piazzare Hojlund e Zirkzee, mentre l’Arsenal sta acquistando Gyokeres.

IL DOMINO DELLE PUNTE. La situazione si sbloccherà nel giro di una settimana? Possibile, forse complicato. Resta solo da aspettare. Ma la sensazione è che anche dopo il 15 luglio (magari anche ad agosto, quando sarà partito del tutto il domino delle punte) potrebbero arrivare alla Fiorentina proposte per Kean. Ma a quel punto la società viola avrebbe il coltello dalla parte del manico per decidere di tenere Moise, o eventualmente venderlo ad altre cifre. Sarebbe una sua scelta, insomma. Mentre adesso restano sette giorni in cui aspettare… e “sperare”, come detto qualche giorno fa da Commisso. Scavallata la metà del mese si aprirà un’altra storia, dove non è escluso che si possa arrivare anche ad una proposta di rinnovo con stipendio all’insù per il giocatore (oggi percepisce 2,2 milioni più bonus, con la Fiorentina che gode anche dei benefici del Decreto Crescita risparmiando quindi parecchio sul lordo) e una clausola più alta (difficile arrivare ad eliminarla del tutto). In tutto questo Pioli è in attesa, studia come potrà essere la sua nuova Fiorentina e spera (con esito positivo) di risolvere i tre casi importanti per metà mese. Quando al Viola Park si inizierà a fare sul serio.

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