Rolando Mandragora vuol dire resilienza. 2 assist e 1 gol nelle ultime gare, prova a restitere alla numerosa concorrenza
Rolando Mandragora vuol dire resilienza. Nonostante la dirigenza della Fiorentina sia intervenuta in maniera massiccia sulla mediana a gennaio, l’ex Torino sta difendendo la propria titolarità nel centrocampo viola. Non a caso è rimasto l’unico superstite della vecchia gestione in quella zona di campo, riuscendo a mettere in serie 1 gol e 2 assist nelle ultime tre uscite della Fiorentina.
CONCORRENZA. Gli innesti di Folorunsho, per quanto Palladino lo stia schierando più come esterno offensivo o jolly piuttosto che centrocampista, Fagioli e Ndour, oltre ai già presenti Cataldi, Richardson e Adli, hanno notevolmente aumentato le risorse a disposizione di Palladino per la mediana della Fiorentina. E quindi anche la concorrenza per i singoli. I problemi fisici di Cataldi prima e Adli poi hanno permesso a Mandragora di ritrovare un po’ di continuità, dopo che per settimane i titolarissimi erano stati Cataldi-Adli e Bove prima, Folorunsho poi. Ma adesso che l’ex capitano della Lazio sta meglio ed è recuperato, gli spazi si ridurranno ulteriormente per Mandragora, così come potrebbe scivolare indietro nelle gerarchie Richardson, apparso ancora una volta troppo leggero a San Siro dopo una buona prova nella sfida coi nerazzurri di giovedì scorso.
DOMENICA. Come detto anche da Palladino, Adli sarà out anche per il Como. Al netto di tutto ciò Mandragora si candida anche per domenica per una maglia dal 1’. Per lui sarebbe la sesta consecutiva in questo frangente di stagione in Serie A, mentre era partito titolare solamente in altre 4 gare di questo campionato. Nel dettaglio, 3 volte era accaduto fino alla sfida interna con la Lazio della quinta giornata, mentre da lì a quella col Torino del turno numero 21 era successo solamente 1 volta, col Napoli. Complice, ovviamente, anche un infortunio che lo costrinse a saltare 3 partite, ma prevalentemente perché Palladino ha sempre preferito affidarsi a Cataldi, Adli e Bove finché l’ex Roma non si è dovuto fermare. Insomma, aumenta la concorrenza, ma Mandragora è ancora lì, in mediana, dal 1’.

Di
Redazione LaViola.it