Tredici partite di campionato, nono posto per la Fiorentina e una stagione che però, ad oggi, non ha regalato grandi emozioni. Per analizzare il momento dei viola a LaViola.it è intervenuto in esclusiva Andrea Mandorlini, anche ex allenatore del Genoa e che ha dunque potuto allenare Giovanni Simeone.
Dopo 13 partite si aspettava questo campionato da parte della Fiorentina?
“Ci sono stati tanti cambiamenti ma un po’ di pazienza ci vuole, anche se so che nel calcio non è mai così. C’è stato un cambiamento radicale nella Fiorentina ma credo che serva tempo a tutti per trovare la strada giusta. Qualcosa in più ci si poteva aspettare dalla Fiorentina, però ripeto ci vuole tempo, e pazienza”.
Quanto tempo ci vuole secondo lei per assemblare una squadra da zero?
“Sono passate un po’ di partite e alcuni cambiamenti ci sono stati, ci vuole pazienza e non dimentichiamoci che tanti calciatori forti sono andati via e sostituirli non è facile. I giovani stanno crescendo, ci si aspetta sempre tanto ma adesso ci vuole del lavoro per rimpiazzare i big. Oltre all’allenatore serve la qualità dei giocatori che magari si devono ancora un po’ adattare, visto che sono arrivati tanti stranieri. Pioli? Sono poche 13 partite per costruire una squadra e valutare il lavoro di un allenatore, mi auguro che a Firenze ci sia pazienza da parte di tutti”.
Simeone, che lei ha allenato al Genoa, può giocare con Babacar? E la Fiorentina può sostenere un modulo con due punte “pesanti”?
“E’ un calciatore che spende tantissime energie, è un ragazzo fantastico e generoso. Sicuramente è un attaccante bravo che gioca per la squadra, ha fatto gol importanti e anche belli. E’ un ragazzo giovane e quest’anno si deve riconfermare, che non è mai facile nel calcio. E’ un giocatore di grande intensità di gioco, gli piace lavorare per la squadra e ha tanto entusiasmo, si butta su tutto e forse per questo a volte arriva poco lucido davanti alla porta. Se arrivasse in doppia cifra sarebbe motivo di orgoglio e una grande conferma per lui. Simeone-Babacar? Giovanni è una prima punta così come Babacar, come caratteristiche sono giocatori che sanno giocare per la squadra, forse Simeone più di Baba. Con giocatori così si può giocare anche con due punte, non ci sono problemi. Bisogna metterli nelle condizioni di trovare la porta e qui tocca a Pioli le soluzioni migliori a livello di gioco di squadra”.
Di
Francesco Zei