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Mandorlini: “Bene cambiare secondo le caratteristiche dei giocatori, Jovic ne ha giovato. Simeone…”

Mandorlini

L’ex allenatore: “A Firenze si è sempre avuto poca pazienza con Simeone, andava aspettato un po’. Ora spende meno energie e realizza molto di più”

Andrea Mandorlini, ex allenatore, è intervenuto ai microfono di Radio Bruno. Queste le sue dichiarazioni:Italiano sta cambiando? Credo sia segno di grande intelligenza tattica, prima di tutto bisogno mettere i giocatori nelle condizioni di rendere al meglio. Ho visto che Jovic ha trovato giovamento da questo cambio. Sicuramente ci vuole del tempo, però mi pare che questo cambiamento sia servito, soprattutto dal punto di vista realizzativo. Confronto allenatore squadra? Assolutamente, un allenatore non può andare contro un muro se vede che ci sono delle resistenze. I giocatori hanno le loro caratteristiche, un allenatore può provare situazioni per attuare il modulo che ha in testa, però le caratteristiche dei giocatori sono determinanti. Sono sicuro che ci sia stato un confronto tra Italiano e la squadra. Mi auguro che la strada sia questa, poi ovviamente si può anche tornare al vecchio modulo col ritorno di alcun giocatori che oggi mancano, ma fa parte del lavoro di un allenatore”.

PAROLE DI BONAVENTURA. Cambiare perché il sistema di gioco è diventato troppo prevedibile? Ormai si sa un po’ tutto di tutti, è relativo. Giocare due anni nella stessa maniera è importante, perché i giocatori acquistano automatismi. Dall’altra parte, gli avversari conoscono più situazioni, però mi sembra un po’ riduttivo ritornare solo a questo”.

DOPPIO IMPEGNO. “Più che il problema fisico credo che il problema sia il recupero mentale, non essere abituati può incidere. Sicuramente i viola hanno speso cercando di ribaltare il risultato ieri sera, però d’altra parte hanno anche ottenuto una vittoria importante che dà morale dal punto di vista psicologico. Italiano avrà già dimenticato tutto, ora c’è lo Spezia che è una squadra difficile da affrontare e in campionato c’è bisogno di migliorare. Vincenzo dovrà cercare di estraniarsi dall’ambiente caldo del Picco, gli spalti sono anche molto vicini, però è abbastanza navigato e sa cosa lo aspetta”.

SU SIMEONE. “Sono contento, con lui a Firenze si è sempre avuto poca pazienza. Andava aspettato un po’. Giovanni è un ragazzo fantastico, di una generosità fuori dal comune. Spendeva tantissimo e commetteva errori abbastanza grossi. Ora forse non spende più così tanto, gioca anche meno, però realizza molto di più. Dopo la stagione di Verona è maturato in tanti aspetti”.

 

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