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Mancini: “Vincere diventa fondamentale per la qualificazione e per il ranking”

Mister Mancini parla alla vigilia della sfida della Nazionale contro la Finlandia, valida per la qualificazione agli Europei del 2020

Dopo la lunga pausa invernale, la Nazionale è pronta a tornare in campo per iniziare il suo cammino nelle qualificazioni a UEFA Euro 2020, il primo Campionato Europeo itinerante della storia che si svolgerà in 12 città è che vedrà lo stadio Olimpico di Roma ospitare la gara inaugurale e altri tre match del torneo, compreso un quarto di finale.

L’avventura parte domani sera contro la Finlandia allo stadio “Friuli” di Udine (ore 20.45 diretta Rai 1), quindi proseguirà con il Liechtenstein martedì prossimo allo stadio ‘Tardini’ di Parma. Continuare a giocare quel calcio propositivo e offensivo mostrato sinora e partire con il piede giusto, è questo l’obiettivo del Commissario tecnico Roberto Mancini che nelle ultime 24 ore ha dovuto rinunciare a due giocatori, Chiesa e Florenzi entrambi rientrati a casa, ma che è riuscito a sciogliere in questa vigilia gli ultimi dubbi.

E soprattutto ha trovato una certezza: da domani la squadra saprà fare gol. “Abbiamo risolto i dubbi – dichiara il ct in conferenza stampa – ed ora la speranza è che chi andrà in campo faccia bene. Era importante riuscire a capire velocemente la squadra e i correttivi da portare, siamo stati fortunati a trovare giocatori disponibilissimi e le cose sono andate più veloci del previsto. Cominciamo le qualificazioni e sono sicuro che da domani la squadra farà gol per tutto il suo percorso”.

Inizia un nuovo percorso per la squadra. Ma anche per Mancini. “Abbiamo onorato fino in fondo la Nations League – prosegue il ct – da domani diventa fondamentale non solo per vincere le partite e migliorare sempre, ma anche per il ranking che non ci piace tanto e vorremmo risalire un po’, e per l’eventuale sorteggio per la Coppa del Mondo. Fino ad oggi ho dato a questa Nazionale quello che ho potuto, la mia esperienza, il bagaglio tecnico e un po’ di tranquillità. Ho creduto da subito nel progetto e nei giovani, quando arriveremo all’Europeo si faranno delle scelte e la cosa più difficile sarà lasciare a casa qualcuno. Anche la squadra ha dato tanto a me”. (fonte Figc.it).

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