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In Italia fu un mezzo scandalo quando Roberto Mancini si sedette sulla panchina della Fiorentina. Era il marzo del 2001. Il Mancio, che aveva fatto esperienza soltanto come secondo di Eriksson alla Lazio, portò la Viola alla vittoria della Coppa Italia e si aprì così un’autostrada per la carriera.
A La Gazzetta dello Sport ha parlato proprio Roberto Mancini, attualmente commissario tecnico dell’Italia. Tema Andrea Pirlo allenatore della Juventus. E soprattutto il fatto che gli sia stata affidata la panchina dei campioni d’Italia senza neanche una presenza da allenatore.
Non è che lei abbia fatto una gavetta secolare, Mancini…
“Sì, ma io sono partito dalla Fiorentina, non dalla Juve… A parte gli scherzi, se ho cercato Andrea è perché so che ha grandi conoscenze di calcio. Come De Rossi. Mi sarebbe piaciuto lavorare con lui“.
Lei almeno andò a bottega da Eriksson prima di mettersi in proprio. Pirlo nulla: non è un azzardo?
“La storia è fatta di prime volte. Andrea apre una via nuova. Seguiamolo. In bocca al lupo a lui. E all’Atalanta e all’Inter. Un buon risultato nelle coppe lancerebbe al meglio la stagione dell’Europeo“.
 
												
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																							 
																							 
																							 
									 
									 
									 
									 
																	 
														 
														 
														
Di
Redazione LaViola.it